Valchiavenna, Unimog in centro: città divisa

La rassegna dei mezzi pesanti non è piaciuta a tutti

 Un momento del passaggio in Valle dei grossi mezzi

Un momento del passaggio in Valle dei grossi mezzi

Chiavenna (Sondrio), 18 settembre 2019 - La decisione di far passare gli Unimog, particolari fuoristrada in grado di muoversi agilmente su qualsiasi tipo di terreno, per il centro storico della città del Mera continua a far parlare i suoi abitanti. Nei giorni scorsi, Somaggia – frazione del Comune di Samolaco – è stato il primo palcoscenico italiano del raduno mondiale degli appassionati del settore. All’organizzazione dell’evento hanno partecipato i Comuni di Samolaco e di Chiavenna, oltre alla Galleria dei Vigili del Fuoco della città del Mera, che gli iscritti hanno visitato in occasione di più percorsi. Ed è nell’ambito di questi spostamenti che si è andata a creare la polemica. Non a tuttio è piaciuta la scelta di far passare i mezzi per la centralissima via Dolzino, nella quale, lo scorso week-end, si sono dovuti districare attraverso i molti turisti che vi passeggiavano.

«Non ho compreso il target turistico al quale ci si rivolgeva – si chiede Cristian Pavioni, del Caffè Pestalozzi – Capisco che si parla di una manifestazione di respiro internazionale, ma questo non significa che ce le dobbiamo far andar bene tutte. Abbiamo ragioni di fondo che fanno sì che alcuni flussi turistici ne escludano altri. L’iniziativa dello scorso week-end è in contrasto con i principi di città Slow». Secondo Pavioni, bisognerebbe indirizzarsi verso un tipo di turismo diverso: «Qualcosa di più compatibile con l’immagine che vogliamo restituire. Per esempio, nel week-end mi sono occupato dell’accoglienza di un gruppo di amici di Zillis (Svizzera), che da tre anni fanno il passo dello Spluga a bordo dei mezzi elettrici costruiti da loro stessi. Perché non ci muoviamo di più in questa direzione?» Tra gli abitanti c’è anche chi, come Mirella Guanella ad esempio, ritiene la polemica inutile: «Ben vengano queste manifestazioni che fanno crescere Chiavenna. Non sono pochi mezzi che passano una volta per il centro che fanno alzare l’inquinamento o rovinano le nostre vie».

La pensa in modo simile anche Gianluca Pedroni: «Capisco che abbiano potuto dar fastidio a qualcuno – spiega – ma si trattava comunque del primo raduno mondiale fatto in Italia. Forse ha più senso discutere di altri problemi più importanti, come quello della raccolta della spazzatura in centro». Anche secondo Ferruccio Tavasci del negozio «Musica» ritiene che la polemica sia eccessiva: «Un’iniziativa sicuramente interessante. L’unico inconveniente, ma che si è riusciti a sopportare, è stato il cattivo odore che hanno causato al passaggio. Situazione che si è aggravata per il gran caldo del week-end scorso, che mi impediva di chiudere la porta del negozio». «Facevano una puzza incredibile con i loro motori diesel. Sarebbe stato meglio parcheggiarli in zona Pratogiano senza fargli percorrere le vie strette del centro storico» conclude Federica. Anche la minoranza consigliare ha bocciato la scelta di far passare i mezzi in centro.