Piuro, il rogo “minaccia” lastre di eternit

L’incendio di sterpaglie fa scoprire tre metri cubi di materiale cancerogeno gettato tra gli alberi

Intervenuti anche i carabinieri forestali

Intervenuti anche i carabinieri forestali

Piuro (Sondrio), 17 febbraio 2020 - Ha destato preoccupazione il rogo che ieri mattina è stato appiccato per bruciare sterpaglie pericolosamente vicino a dei pannelli di eternit abbandonati. L’allarme è scattato attorno alle 7 in località Sant’Abbondio nel territorio comunale di Piuro: un cittadino ha chiamato i vigili del fuoco preoccupato dalla strana colonna di fumo che saliva da questo piccolo incendio di sterpaglie. Sul posto sono intervenuti i pompieri del distaccamento di Mese, poi a supporto anche i colleghi del Comando di Sondrio. Il rogo in sé non era certo preoccupante, un mucchietto di rami e sterpaglie a cui qualcuno aveva voluto dare fuoco per pulire l’area. A preoccupare, però, è stata la presenza, poco lontano, di circa tre metri cubi di pannelli di eternit, materiale di copertura da anni fuori legge in quanto realizzato in fibra di amianto, altamente cancerogeno. I pannelli erano stoccati in una sorta di deposito, poco più che una baracca, forse erano stati eliminati anni fa, quando l’eternit si è scoperto essere pericoloso, e da allora gettati dove si pensava non avrebbero più dato preoccupazioni.

Invece ieri mattina quell’innocuo incendio ha fatto scattare l’allarme, nonostante fortunatamente le fiamme non abbiano intaccato i pannelli, caratterizzati dalle tipiche “onde“ e sono stati mantenuti bagnati dai vigili del fuoco per evitare che si liberasse nell’aria la polvere di amianto. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri forestali per le indagini del caso e i tecnici dell’Arpa, che hanno effettuato gli accertamenti necessari a chiarire se si tratti proprio di eternit e, soprattutto, se ci siano rischi per la salute. Gli esperti ieri non si sono sbilanciati sul tipo di materiale (ma pare proprio si tratti di eternit), ma le prime rilevazioni avrebbero permesso di escludere che possano esserci pericoli per la salute, anche perché il materiale depositato non è stato raggiunto dalle fiamme.