Più tutela per la Riserva naturale

Nuovo direttore e rinnovata attenzione per la zona umida tra Iseo e Franciacorta protesa verso il Sebino

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di Milla Prandelli

Nuovo direttore ma soprattutto una riconfermata e rinnovata attenzione per la Riserva naturale del Sebino, dove tra il 2022 e 2023 si susseguirà una serie di interventi mirati alla tutela della zona umida a cavallo tra i Comuni di Iseo, Corte Franca e Provaglio d’Iseo. I progetti riguarderanno sia la zona compresa tra Iseo e la Franciacorta sia quella protesa verso il Sebino e con esso comunicante, dove per anni a causa delle correnti del lago sono arrivati quintali di spazzatura che hanno creato seri problemi ambientali.

Il punto della situazione è stato fatto ieri dal presidente dell’ente Gianbattista Bosio, ex agente del Corpo ittico venatorio della Polizia provinciale con una lunga esperienza nella Procura di Brescia, che ha presentato Nicola Della Torre, andato a sostituire il precedente direttore. "Il lavoro svolto negli anni scorsi è stato ottimo – ha sottolineato il presidente Bosio – ora la svolta, con un giovane professionista nato e cresciuto sul Sebino, con una grande conoscenza dell’area, approfondita durante il corso di studi universitario, svoltosi prima all’Università della Montagna e poi alla Bicocca di Milano. Della Torre, che da tempo collabora con noi, proseguirà con alcuni dei progetti aperti e ne seguirà di nuovi, anche con l’ausilio di esperti".

Il più recente tra i progetti, che non poche polemiche ha causato da parte degli ambientalisti, è stato il taglio di 60 alberi all’interno della zona delle Torbiere e in quella delle lamette, curata da Marcello Baiguera, direttore tecnico del Consorzio forestale del Sebino Bresciano. "L’intervento di taglio – ha spiegato Baiguera – si è reso necessario perché si trattava di alberi morti, malati in modo non curabile o compromessi in modo definitivo".

Il presidente Bosio ha sottolineato come l’intervento si sia reso necessario per tutelare la sicurezza delle persone, oltre che la Riserva, perché gli alberi incombevano sulle strade e sui sentieri con il rischio di cadere sia su veicoli in transito lungo i confini della Riserva sia sulle persone. Ancora. "Grazie a un finanziamento da oltre 288mila euro della Regione saremo in grado di intervenire sulla cartellonistica, sul miglioramento degli arredi e dei percorsi – ha concluso il direttore Della Torre – Verrà riportato alla luce il reticolo idrico nord interrato, saranno scavati due nuovi canali nella zona delle lamette e favorito così il ripopolamento ittico della zona". Verrà anche istituito il divieto di ingresso dal tramonto all’alba in Torbiere.

Saranno anche piantumati nuovi alberi per sostituire quelli tagliati. Da ultimo, ma non in ordine di importanza, l’ente scriverà ai Comuni per verificare che tutti gli immobili in Torbiera siano dotati di adeguato sistema fognario. Al momento l’Arpa si sta occupando del casello di Provaglio di Iseo e delle attività e associazioni che ospita poiché è necessario che la struttura sia adeguata ai regolamenti della Riserva sul cui confine si trova.