Morbegno, medaglie d’onore per i reduci

Alla sala consiliare di Morbegno è si è svolta una giornata importante per chi ha vissuto in prima persona la Seconda Guerra Mondiale

La consegna delle medaglie a Morbegno (National Press)

La consegna delle medaglie a Morbegno (National Press)

Morbegno, 21 giugno 2016 - Nella sala consiliare del Municipio di Morbegno è si è svolta una giornata importante per chi ha vissuto in prima persona la Seconda Guerra Mondiale. Sono state infatti consegnate le medaglie d’onore per la Liberazione. La Valtellina è stata suo malgrado protagonista soprattutto nella fase finale della guerra civile, un conflitto che ha coinvolto, oltre alle forze della Liberazione, anche i civili, con un ruolo importantissimo delle donne e delle famiglie, in quel caso staffette che portavano cibo, vestiti, bandiere, armi e notizie ai combattenti.

A premiare i 17 reduci, nati tra il 1919 e il 1930, erano presenti sindaci e rappresentanti istituzionali di Morbegno, Andalo, Civo, Cosio e Delebio, con Andrea Ruggeri, sindaco di Morbegno, a fare gli onori di casa in compagnia di Paolo Sironi, vicepresidente provinciale Anpi e presidente dei Combattenti e Reduci, di Nella Porta Credaro, presidente vicario provinciale Anpi, e dei rappresentanti delle associazioni provinciali delle vittime civili di Guerra, dei Marinai d’Italia, dei Caduti e dispersi in Guerra, dei Partigiani d’Italia, degli Alpini, delle forze dell’ordine locali, oltre che di Michela Sampilli in rappresentanza della Prefettura.

La celebrazione, con il suo alto simbolismo patriottico tra vessilli e inno nazionale, ha riconosciuto ai medagliati il valore della loro azione in un periodo storico che, come hanno sottolineato Ruggeri, Sironi e Porta Credaro, «si ha il dovere di ricordare e sul quale poggiano le basi della Costituzione italiana, delle istituzioni europee e della libertà di cui godiamo oggi».

Sono stati premiati, in ordine cronologico: Paolino Bongio (partigiano, Brigata Matteotti, 1925, Morbegno – ha ritirato il nipote), Ettore Fallati (staffetta partigiana, Brigata Mina Valgerola, 1926, Morbegno), Luigi Gambetta (caporale, prigioniero delle forze inglesi, 1919, Morbegno), Stefano Maxenti (maresciallo forestale, Brigata Mina Valgerola, 1926, Morbegno), Arturo dell’Oca (partigiano, Brigata Matteotti, 1925, Andalo, alla memoria – ritira il parente Graziano Dattomi, bersagliere) Angelo De Giobbi (partigiano, Brigata Matteotti, 1925, Cosio), Egidio Moiola (partigiano, Brigata Matteotti, 1926, Cosio), Giuseppe Moiola (partigiano 55° Brigata Rosselli, 1923, Cosio), Mario Martinalli (55° Brigata Rosselli 1925, Cosio), Ferdinando Ruffoni (1923, Cosio – ritirato dal sindaco), Bernardino Sansi (55° Brigata Rosselli, 1926, Cosio), Silvio Secchi (partigiano, Brigata Matteotti e Rosselli, 1926, Cosio), Lorenzo Zecca (partigiano Volontario della Libertà, 1924, Cosio), Rinaldo Soldati (carabiniere, 1923, ex sindaco di Civo – ritirato da un’altra persona), Giordano Millivinti (staffetta a 15 anni, 1930, Delebio), Adriana Peregalli (staffetta, 1925, Delebio, scrittrice e pittrice – ritirato dal vicesindaco) e Antonio Rusconi (partigiano, Brigata Mina Valgerola, 1926, Rogolo).