La nonna dei record festeggiata a Tirano

Vittorina Nazzari ha compiuto 106 anni alla Casa di riposo. Nella sua vita ha superato indenne la Spagnola e il Covid 19

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di Gabriela Garbellini

Un compleanno da record. La tiranese Vittorina Nazzari ha compiuto ben 106 anni in Casa di riposo a Tirano. Probabilmente è la nonna più longeva della Valtellina. Festa in grande stile lo scorso 16 giugno in rsa circondata dall’amore di parenti e amici. E se il valore di una squadra si determina dalla soddisfazione di chi vi partecipa è lecito allora affermare che la Fondazione Casa di riposo Città di Tirano guadagna un bel dieci e lode. Entusiasmo degli ospiti che non si spegne certo in una sola giornata, dimensione umana della qualità relazionale dell’assistenza, ma anche longevità. Già, perchè chi vive bene vive più a lungo. A festeggiare nonna Vittorina figli, pronipoti, il neo parroco don Stefano Arcara, il sindaco tiranese Franco Spada, l’assessore ai servizi sociali Doriana Natta.

Classe 1916, nonna Vittorina Nazzari sorride, ha gli occhi lucidi per l’emozione, sa sorprenderti per vivacità e brillantezza. Inossidabile e dolcissima. "Per arrivare alla mia età, ancora in gamba e con la mente lucida, servono il lavoro e la preghiera- - afferma decisa nonna Vittorina -. Pregare e credere nella bellezza della vita. Lavorare sodo per contribuire e poi avere uno spirito amorevole verso il prossimo. Io ho sempre lavorato tanto e pregato tanto. Ho una mia Madonnina nelle selve a Tirano che quando ero giovane raggiungevo sempre a piedi e mi ha protetta". Ecco l’elisir di lunga vita dell’ultracentenaria tiranese. Ha superato la spagnola e il Covid, mangia tante verdure e cammina ancora da sola aiutata dal deambulatore.

"La nostra mamma ha una forza indescrivibile. Siamo onorati di lei" hanno affermato i figli. "Vittorina è straordinaria. Mente ancora perfettamente lucida. Una grande gioia averla qui con noi" ha detto Giovanni Marchesi, coordinatore servizi Casa di riposo di Tirano.

Un’opera irripetibile, dunque, nonna Vittorina come sanno esserlo solo gli anziani verso i quali ognuno di noi dovrebbe riservare sempre un paziente ascolto e una gratitudine senza fine.