"La furia del Brembo spazzò la nostra valle"

La memoria del disastro nelle parole di Vittorio Milesi, ex sindaco di San Pellegrino allora impiegato a Piazzatorre

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Furono giorni di pioggia intensa. Quella che servirebbe ora per abbeverare i nostri campi, per alimentare i fiumi da troppo tempo in secca. Anche allora era il mese di luglio, del 1987. Il Brembo era ingrossato da far paura. Guardarlo adesso mentre scorre povero di acqua mette tristezza. Torniamo a 35 anni fa, quando in Valle Brembana si verificò l’alluvione. Il Brembo era già al colmo. Ma quel pomeriggio del 18 luglio il fiume metteva paura, anche a chi lo conosce. E infatti ad un certo punto ruppe gli argini e tracimò travolgendo tutto. Mezzoldo, Piazzatorre, Lenna, Camerata Cornello, San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme furono tra i paesi più colpiti. Quella pagina ha segnato la Valle Brembana che, pian piano, grazie anche alla testardaggine e alla laboriosità degli abitanti, è risorta. Vittorio Milesi, ex sindaco di San Pellegrino Terme, e attualmente vice di Fausto Galizzi e assessore agli affari generali, bilancio e sviluppo economico, si ricorda bene quei momenti drammatici. All’epoca aveva 28 anni.

"Lavoravo come impiegato alle poste su a Piazzatorre per una sostituzione – ricorda Milesi –. Pioveva da una settimana, pioggia intensa soprattutto in Alta Valle, ma non potevamo immaginare quello che sarebbe successo quel 18 luglio che resta nella storia. Ricordo bene la furia del fiume che ad un certo punto, nella zona del ponte vecchio, era tracimato. Ricordo le strade invase da fango, tronchi di albero, attività commerciali invase dall’acqua, abitazioni. Gente che ha dovuto lasciare la propria casa perché invasa dall’acqua. Dopo quei giorni di pioggia si era capito che c’era qualcosa di anomalo, ma a San Pellegrino non si percepiva ancora il pericolo. Fino a quel sabato 18 luglio. L’allora sindaco Galizzi si diede da fare. Rivedo ancora i curiosi vicino agli argini del fiume, incuranti della gravità della situazione".

L’alluvione lasciò il segno nella parte alta della valle. "Mezzoldo, Piazzatorre, dove lavoravo, Olmo al Brembo. Rivedo i vigili del fuoco impegnati ad aiutare le persone, o mettere in sicurezza ponti, e strade dal rischio crollo per via dei terreni inzuppati di acqua. Il Brembo oggi? Fa tristezza – aggiunge Milesi – quello che è appena passato è stato un altro 18 luglio".

Francesco Donadoni