Il capoluogo sarà più sicuro Grazie a 26 nuove telecamere

Si andranno ad aggiungere alle 180 già attive. Il Comune ha ottenuto un contributo di quasi 75 mila euro su 93.500

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Aumentare le telecamere in città e nei parchi cittadini per accrescere la sicurezza. Sondrio ha deciso di potenziare la videosorveglianza grazie all’installazione di 26 nuove telecamere nei parchi cittadini che si andranno ad aggiungere alle 180 già attive, le ultime delle quali, 35 in totale, posizionate nella zona del quartiere della Piastra.

La realizzazione del progetto, finanziato per l’80% da Regione Lombardia, è prevista nei primi mesi del 2023: il comune di Sondrio ha ottenuto un contributo di quasi 75mila euro su un totale di 93.500. "Il nostro impegno per garantire la sicurezza dei cittadini è massimo - sottolinea il sindaco Marco Scaramellini -: Sondrio è una città nella quale si vive bene e noi vogliamo che continui ad essere tranquilla. Le telecamere, oltre ad essere di grande aiuto alla nostra Polizia Locale e alle forze dell’ordine per il controllo del territorio, aumentano il senso di sicurezza dei cittadini, soprattutto in zone come i parchi pubblici. La rete è già a un buon livello di copertura, e con queste 26 nuove telecamere riusciremo a potenziarla, ma non intendiamo fermarci e continueremo a investire per far crescere ulteriormente gli standard di sicurezza".

Il sistema di telecontrollo del territorio comunale è dotato di 180 videocamere gestite dalla Polizia locale, la cui visione è condivisa con le centrali operative della Questura e del comando dei Carabinieri. Con il progetto "La sicurezza nel verde", redatto dal comandante della Polizia locale Mauro Bradanini, il Comune di Sondrio ha partecipato al bando regionale per l’installazione di sistemi di videosorveglianza nei parchi cittadini ottenendo il contributo richiesto. Nella sua realizzazione, il progetto prevede il miglioramento della trasmissione dei dati e il posizionamento di 26 nuove telecamere, tecnologicamente avanzate, distribuite fra il Parco Rimembranze e il Parco Bartesaghi, zone che al momento risultano prive di occhi elettronici, il giardino pubblico di via Veneto e quello dell’area Carini, dove il sistema già attivo verrà potenziato con nuovi apparecchi.

Fulvio D’Eri