I fantasmi della scuola e del lavoro In 250mila non cercano impiego

Il 17,4% dei giovani tra i 15 e i 29 anni sono identificati come Neet. Cremona e Lodi maglia nera. L’emergenza riguarda soprattutto l’universo femminile: una su cinque non studia e non manda curricula

Giovani e lavoro

Giovani e lavoro

di Federica Pacella

Un universo difficile da decifrare, in cui coesistono anime diverse, con l’unica certezza che la fascia più fragile è quella delle ragazze. Su circa 1,5 milioni di lombardi tra i 15 ed i 29 anni, sono oltre 250mila quelli che non studiano e non lavorano, identificati con l’acronimo Neet (Not in education, employment or training). Secondo i dati Istat, nel 2020, il tasso medio a livello regionale è stato del 17,4%, con punte sopra il 20% in province come Lodi e Cremona; la più virtuosa è invece Sondrio, con un 11,9%. Scorporando i dati per per genere, però, emerge che tra le ragazze il problema è decisamente più accentuato.

Tra i maschi il tasso di Neet è del 15,5%, sotto la media complessiva. In questo caso, la provincia più virtuosa è quella di Brescia, con l’8,8% di Neet tra i ragazzi, seguita da Sondrio (9,1%); le percentuali più elevate sono invece a Lodi con il 18,3% e Milano con il 18% e Como con il 16,5%. I dati peggiori del tasso di Neet maschile sono comunque migliori della media dei Neet femminili. In Lombardia, ben il 19,7% di giovani donne tra i 15 ed i 29 anni non studiano e non lavorano, con punte del 29,6% a Cremona, 23,7% a Lodi, 22,1% a Mantova, 22% a Varese, 21,5% a Brescia, 20,8% a Bergamo, 20,1% a Monza. Sotto la media ci sono solo Lecco, Como, Sondrio, Pavia e Milano. "C’è una forte connotazione femminile del fenomeno – spiega l’assessore alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili del Comune di Brescia, Roberta Morelli – che si è accentuata con il lockdown, che ha penalizzato fortemente l’occupazione femminile, inclusa quella delle giovani". Proprio Brescia, dove in valore assoluto i Neet sono oltre 10mila, è stata scelta come tappa lombarda del Neet Working Tour, la campagna informativa itinerante (12 tappe) promossa dal Ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Giovani, l’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del lavoro e Carta Giovani Nazionale. Ieri, dalle 16 alle 20, e oggi dalle 10 alle 12,30, piazza Duomo è stata trasformata in un ‘hub’ delle opportunità, con l’illustrazione di programmi europei, progetti formativi e contatti per l’ingresso nel mondo del lavoroi. "Il truck tour – ha spiegato la ministra Dadone – è una delle iniziative emerse proprio dal Piano strategico nazionale per i giovani. Intercettare i Neet è uno degli obiettivi principali. La scelta di fare tappa Brescia? Abbiamo valutato le percentuali e individuato i territori strategici". Individuare i Neet è anche uno degli obiettivi delle politiche giovanili messe in campo dal Comune. "Ci stiamo provando con progetti specifici, attraverso le associazioni giovanili – spiega Morelli – perché sono i coetanei che conoscono chi non studia e non lavora e loro possono coinvolgerli più facilmente in percorsi di inserimento nei Cfp o lavorativi". Con il progetto Cento leve il Comune ne ha inseriti 50 negli uffici comunali, per un periodo lavorativo a fronte di 400 euro mensili.