Ferrovia chiusa Alla Levissima non si brinda

Le casse di acqua dalla 36 vengono trasportate alla stazione di Lecco

Non sarà solo il turismo ad avere problemi dalla chiusura della Tirano-Colico, che dal 26 giugno al prossimo 9 settembre per i lavori di raddoppio della linea, a pagare un prezzo salato saranno anche le imprese del territorio, molte delle quali utilizzavano la linea per spedire i loro prodotti. Tra le aziende che sono state costrette a correre ai ripari c’è stata anche la Levissima di Cepina (Valdisotto), che da anni investe sulla sostenibilità e per questo utilizzava la ferrovia per trasportare oltre un terzo della propria produzione. "Siamo al corrente della chiusura della tratta ferroviaria Colico-Tirano, che sospenderà il trasporto passeggeri e merci dal 26 giugno al 9 settembre per realizzare lavori infrastrutturali – spiega l’azienda - Nonostante il sostegno da parte della Regione Lombardia per attenuare l’impatto che questa decisione ha sul nostro business, siamo riusciti solo parzialmente a gestire la situazione dirottando i carichi sulla stazione di Lecco. La stazione è stata, infatti, in grado di supportarci solo fino al suo limite di capacità logistica, e questa situazione ci ha comportato disagi dal punto di vista economico e della disponibilità logistica delle merci". Per il trasporto a valle dell’acqua verranno impiegati mezzi alimentati da gas naturale liquefatto, un progetto che ha visto Levissima fare da apripista per l’intero gruppo con l’impiego di 36 camion che oggi sono diventati una cinquantina. L’alimentazione a gas consente di ridurre del 15% l’emissione di anidride carbonica durante il trasporto. Roberto Canali