Sondrio, giovanissimi in coma etilico

Un altro minore soccorso per intossicazione da alcol

La piaga dell’abuso di alcol

La piaga dell’abuso di alcol

Sondrio, 6 maggio 2019 - È successo ancora, un altro ragazzo molto giovane, nemmeno maggiorenne, è finito in ospedale a causa del troppo alcol assunto durante una serata con gli amici, ad un passo dal coma etilico. Questa volta è accaduto a Sondrio: un 17enne è stato soccorso alle 23.30 in via Tonale, poco distante dal Campus scolastico.

L’ambulanza è intervenuta in codice giallo e ha poi trasportato il ragazzo all’ospedale per le cure. La diagnosi è sempre la stessa, due parole che ogni week-end si ripetono con costanza: intossicazione etilica. L’età delle persone, di sesso maschile e femminile, soccorse nei fine settimana per aver bevuto troppo spesso è molto bassa, e anche questa volta si tratta di un minorenne. Un fenomeno che in Valle è particolarmente preoccupante, basti pensare che nel 2015 la Valtellina è stata eletta la provincia in cui i giovani abusano di più di alcolici in tutta Italia. Il 73,4% dei giovani affermava di avere fatto il “binge drinking” («abbuffata alcolica», in cui un grande quantitativo di alcol viene assunto continuativamente in tempi molto brevi) più di 4 volte in un mese. Nel 2017 sono stati 25, due al mese, i minori soccorsi per intossicazione etilica. E sul problema mesi fa è intervenuto il Codacons. «Servono interventi drastici da parte della Provincia, altrimenti è inutile che quando succede una tragedia poi piangiamo perché saremo tutti responsabili – avevano affermato dal Coordinamento delle associazioni per la difesa dei diritti degli utenti e dei consumatori –. Il fenomeno non accenna a diminuire negli ultimi anni, e l’associazione punta il dito verso l’assenza di una vera e propria campagna di sensibilizzazione scolastica ai rischi. Manca una cultura e un’opportuna conoscenza del fenomeno, che viene visto come se fosse un gioco dai ragazzi della valle. Ma gli eccessi portano alle tragedie. Scriveremo alla Provincia chiedendo subito l’introduzione a scuola di corsi obbligatori sui rischi dell’alcol, e siamo disponibili affinché nostri rappresentanti vengano nelle scuole per parlare con i ragazzi».