Battaglia di San Martino Il tenente ha traslocato

Spostata la cappella dedicata al Conte Toussaint De La Motte che si trovava sul tracciato dell’Alta velocità che collegherà Bresca e Verona

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di Federica Pacella

Ci sono volute due ore di lavori, una gru capace di sollevare 20 tonnellate di peso e ditte specializzate, per spostare definitivamente la cappella dedicata al Conte Toussaint De La Motte a Desenzano del Garda. Il sacrario dedicato al primo caduto della battaglia di San Martino era proprio sul tracciato dell’Alta velocità che collegherà Brescia con Verona, in fase di realizzazione ad opera di Cepav due. Per far posto al treno, è stato però necessario spostare la cappelletta del tenente austriaco, fatta costruire 160 anni fa dalla madre di Toussant, la contessa Isabella Almasy, per ricordare il figlio morto in battaglia. La cappelletta ha assunto nel tempo un valore più ampio: la targa sul monumento funebre, scritta in tedesco ed in italiano, ricorda infatti tutti i militari deceduti nella battaglia di San Martino e Solferino, pietra miliare del Risorgimento italiano. Il destino della sacrario è rimasto per due anni nel limbo.

Il Comune avrebbe voluto portarla vicino all’ossario, dove sono conservati resti di caduti di entrambi gli eserciti; la Soprintendenza alla fine ha deciso che dovesse rimanere il più possibile vicino alla collocazione originaria, individuando un terreno lì vicino, sempre di proprietà di Cepav due. Ieri mattina si sono concluse le operazioni di spostamento, che hanno richiesto un intervento specializzato. Le minuziose fasi di spostamento del Mausoleo sono durate circa due ore, impegnando aziende specializzate, coadiuvate dal personale di Cepav due. "Per realizzare lo spostamento della Cappella garantendone la sua perfetta integrità durante le fasi di movimentazione – spiega Alberto Piras, Direttore dei Cantieri Lombardia di Cepav due - è stato necessario sviluppare un complesso progetto di consolidamento e di spostamento redatto dalla società Cooperativa Archeologia, specializzata e referenziata in tali attività, e condividerlo con la Soprintendenza competente che lo ha approvato".

Nelle prossime settimane si procederà ad attività di completamento quali le finiture e le sistemazioni esterne, funzionali a ricreare l’idoneo contesto ambientale del Mausoleo. "Siamo molto attenti e rispettosi del territorio che attraversiamo - conclude il presidente di Cepav due, Franco Lombardi -. Grazie alla guida e supervisione delle Soprintendenze di Brescia e di Verona e al supporto di società specializzate e personale altamente qualificato, preserviamo l’importanza culturale e scientifica di quanto viene ritrovato o interferisce con le attività di costruzione della nuova linea ferroviaria".