
Il gruppo con la dirigente Maria Angela Mollica e il vicesindaco Gianluca Bogani
Paderno Dugnano (Milano), 6 febbraio 2019 - E' scuola di eccellenza in fatto di sensibilizzazione verso i rischi della Rete e del cyberbullismo. L’istituto Gadda in pochi mesi ha messo in campo la rete #Nobullismo e ha sciorinato una lunga lista di progetti per educare al corretto utilizzo di Internet. E i riconoscimenti sono arrivati anche a livello nazionale.
Ieri infatti ricorreva il “Safer Internet Day”, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, promossa dalla Commissione Europea. Per questo il Safer Internet Centre italiano – Generazioni Connesse, progetto coordinato dal Miur, ha organizzato una manifestazione nazionale che si è svolta al MiCo di Milano. Il Miur ha selezionato tre scuole in tutto lo Stivale, che partecipassero all’iniziativa e che rappresentassero al meglio l’Italia su questi temi. È stata scelta una scuola per il Sud Italia, una per il Centro e una per il Nord.
Per quest'ultima categoria ad essersi aggiudicato l’onore (e l’onere) è stato proprio il Gadda. L’evento, che il Gadda ha seguito in collegamento streaming in un’aula magna gremita, era finalizzato a far riflettere sul ruolo responsabile di ciascuno, nel rendere Internet un luogo positivo e sicuro. Al MiCo sono intervenuti esperti, studenti e anche le istituzioni, tra cui i ministri Fontana e Bussetti. Ognuna delle scuole selezionate ha dovuto realizzare una clip che in 120 secondi spiegasse opportunità e rischi della Rete e facesse luce sul fenomeno del cyberbullismo.
I video delle tre scuole, che dovevano essere valutati da una commissione, sono stati decretati tutti vincitori a causa di un inconveniente tecnico. Un primo posto condiviso, risultato che il Gadda ha guadagnato col sudore della fronte. «Nel video che hanno realizzato i ragazzi siamo riusciti ad andare oltre gli stereotipi – spiega Maria Novella Fabiano, docente che ha seguito il progetto insieme ai professori Calogero Inguanta e Mariolina Cappadonna – Abbiamo raccontato il conflitto tra la vita reale e l’astrattezza della Rete, attraverso una rivisitazione moderna di Madame Bovary». Attrice protagonista del corto era Fiona Fraholli, della quinta liceo linguistico. «Mi rivedo un po’ nel personaggio – racconta – Sono molto timida ed è stato strano mettersi in mostra, però mi sono divertita». «Ho curato la sceneggiatura e la regia – interviene Fabio Gallo – Abbiamo scelto di ambientare la storia ai giorni nostri per sottolineare come i social possano diventare un rifugio, ma anche tradire. Lanciamo il messaggio che un pilastro della letteratura può salvare dalla perdizione».
Sara Di Biase si è occupata invece delle risorse. «Un grande incarico – afferma – È stato interessante, soprattutto per il lavoro in gruppo». Condivide l’entusiasmo Cath Villareal, che ha seguito animazione e montaggio: «È stato difficile, ma anche parecchio divertente. Siamo stati felici perché abbiamo potuto mettere in campo competenze extra, non apprese solo tra i banchi».