M5 a Cinisello, i soldi ci sono: ora lotta per le fermate

L’obiettivo è avvicinare al centro una delle tre fermate

Il patto tra sindaci per la linea lilla sancito a Monza un mese fa

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Cinisello Balsamo (Milano), 24 dicembre 2018 - La M5 per Cinisello Balsamo e la sua amministrazione comunale sarà la vera sfida del 2019. Ora che, grazie al voto dell’altra notte in Senato, sono stati inseriti tutti i 900 milioni di euro necessari a dare avvio al progetto di prolungamento della Lilla dall’attuale capolinea di Bignami fino al capoluogo di Monza-Brianza, Cinisello è chiamata a giocarsi tutta la sua credibilità e a trasformare questo progetto in una vera opportunità per la città. L’onorevole cinisellese Jari Colla, della Lega, è stato tra i primi ad esultare per il risultato che mette in sicurezza l’opera e soprattutto conferma il rispetto dei tempi che potrebbe portare all’apertura dei cantieri nel 2021.

«Ormai è fatta, – ha dichiarato Colla – con l’approvazione in Commissione Bilancio e con la votazione in serata della fiducia al Senato il provvedimento è blindato e non potrà essere più modificato. Un risultato storico per il Nord Milano e in particolare per Cinisello Balsamo che finalmente avrà la metropolitana». Sebbene se ne parli da anni, le incognite per Cinisello non sono terminate: rischia di essere solamente una comparsa nel piano di prolungamento. Infatti il tracciato di 13 chilometri prevede in città solamente 3 delle 11 stazioni previste nell’ultima bozza d’accordo. Una quarta che era prevista nella zona dell’ospedale Bassini è stata bocciata la scorsa estate perché ritenuta di scarso interesse per gli utenti. Una delle stazioni sorgerà sul confine con Sesto, tra Rondinella e Crocetta; le due rimanenti riguardano via Matteotti, all’estrema periferia di Cinisello e il capolinea della M1 di Bettola, a poche decine di metri dal confine di Monza. Due fermate distanti tra loro appena 500 metri in linea d’aria.

Praticamente, nonostante il tracciato attraversi per intero il territorio di Cinisello, le fermate saranno tutte marginali e nemmeno una servirà a portare il metrò in centro città. La sfida che si è posta la nuova amministrazione comunale è cambiare questo destino. In estate, appena eletto, il sindaco Ghilardi si è trovato a sottoscrivere la rinuncia alla fermata Bassini, nonostante dall’opposizione l’avesse caldeggiata. Ma ha fortemente chiesto a MM di prevedere lo spostamento della fermata Matteotti per raggiungere un punto che si trova almeno 500 metri più vicino al centro di Balsamo. Sarà la prova del nove per la giunta a guida leghista. Non dovesse spuntare questo risultato, Cinisello si troverebbe a pagare una quota non indifferente di quei 350 milioni i euro che mancano all’appello per coprire l’intero costo dell’opera valutato in 1,2 miliardi. Comuni e Regione Lombardia dovranno contribuire in quote che verranno definite in seguito, ma che hanno come base di calcolo la lunghezza del tracciato su ogni singolo Comune.