Fase 2, centri estivi a Sesto: ci siamo quasi: iscrizioni al via

Le sei strutture saranno aperte dal 15 giugno. Intanto il Comune ha stanziato altri 70mila euro per sostenere le famiglie

Sono sei le strutture messe a disposizione dal Comune

Sono sei le strutture messe a disposizione dal Comune

Sesto San Giovanni (Milano), 26 maggio 2020 - I sei centri estivi comunali partiranno il 15 giugno, da domani saranno aperte le iscrizioni. Nella Giunta di ieri è stato deciso uno stanziamento di 70mila euro come bonus extra a copertura delle rette (fino a 50 euro a settimana per ogni bambino) per le famiglie che altrimenti rischierebbero di trovarsi escluse. "Una somma aggiuntiva, oltre ai 320mila euro già a bilancio per l’organizzazione dei centri – sottolinea il sindaco Roberto Di Stefano -. Stiamo ancora aspettando le ripartizioni dei fondi promessi dal Governo. Intanto, ci muoviamo da soli per assicurare l’offerta". Per quanto riguarda i minori con disabilità, a disposizione ci sono 120mila euro "che ci permettono di garantire il servizio dedicato, senza un esborso aggiuntivo da parte delle famiglie a fronte di costi ovviamente più alti". A far lievitare la spesa è il cambiamento del rapporto tra educatori e bambini, così come previsto dal decreto del Governo e dall’ordinanza regionale. Per la fascia 3-5 anni, infatti, dovrà esserci un operatore ogni 5 bambini anziché 15, mentre per la fascia 6-11 anni ci vorrà un adulto ogni 7 bambini anziché 20. Come già chiesto dal coordinamento dei genitori, durante il comitato strategico convocato nei giorni scorsi, aumenterà il numero dei centri.

"Riteniamo che sia più sicura l’attivazione di un numero maggiore di sedi, 6 anziché le 4 previste". La durata delle giornate sarà di 8 ore e le tariffe delle rette già in vigore verranno riconfermate. Alle famiglie sarà riconosciuto fino a un massimo di 50 euro a settimana per ogni figlio e comunque non oltre il 50% del costo sostenuto. La misura a sostegno non sarà erogata al nucleo, ma liquidato direttamente alla struttura che erogherà il servizio. Oltre ai centri comunali, gli oratori hanno avviato un questionario per capire come rispondere al bisogno della città, mentre strutture accreditate come il Polo Bergamella apriranno e alcuni camp sportivi si stanno organizzando. "Ringrazio tutte le associazioni sportive, il terzo settore e il privato sociale per la risposta alla chiamata del Comune nel mettere insieme competenze e risorse. Un particolare grazie alle scuole paritarie dell’infanzia che metteranno a disposizione i propri edifici – commenta l’assessore all’Educazione, Roberta Pizzochera -. Abbiamo bisogno di un servizio diffuso sul territorio e attiveremo laboratori per sviluppare le competenze dei più piccoli per la didattica a distanza".