ROSARIO PALAZZOLO
Archivio

Cinisello, Cda azzerato alla Fondazione Martinelli: nessuno è di Balsamo

Tradita la volontà del fondatore dello casa di riposo

La struttura di via Vicuna è gestita dalla Fondazione Martinelli creata prima dell’unione

Cinisello Balsamo (Milano), 3 agosto 2019 - Terremoto alla Fondazione Martinelli di Cinisello Balsamo che gestisce la casa di riposo di via Vicuna. Una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha annullato la nomina dei cinque membri del consiglio di amministrazione, in carica da poco più di 6 mesi dopo la scadenza. Il motivo? Tre dei consiglieri non sono “balsamesi”. Il giudice ha di fatto accolto il ricorso dell’ex consigliere di amministrazione Luciano Valaguzza, che a Cinisello Balsamo è noto per essere stato vicesindaco negli anni ‘90 e consigliere regionale. La sua richiesta è stata di invalidare le nomine non rispondenti alle norme statutarie e alle volontà del fondatore Carlo Martinelli. In particolare  l’articolo 7 dello statuto che recita tra l’altro che il cda deve essere composto da persone scelte nel seguente modo: «Tre possibilmente tra parenti, anche lontani, in linea paterna con il fondatore e due tra gli abitanti del territorio dell’ex Comune di Balsamo». Proprio quest’ultimo dettaglio, il «Comune di Balsamo», è al centro della disputa giuridica. Infatti, il presidente Amedeo Vilardo e i consiglieri Marcello Mariani Emilio Palladini risultano non residenti a Balsamo. Le volontà del fondatore risalgono a due anni prima che il Comune di Balsamo e quello di Cinisello si unissero dando vita alla città di Cinisello Balsamo nel 1928.

Il Tar ha dunque precisato: «Lo Statuto è chiaro nell’esprimere la volontà del Fondatore di limitare la scelta di almeno due consiglieri tra coloro che abitano nel territorio dell’ex Comune di Balsamo e la norma statutaria non si presta ad altre interpretazioni». Già in precedenza il prefetto era stato costretto ad annullare la nomina di Bruno Sala, medico monzese, proprio a causa della sua residenza. Mentre nel caso di Vilardo e Mariani (e di Palladini che ha sostituito Sala), il concetto di «abitare a Balsamo» era stato riferito al fatto che lavorano sul territorio anche se non vi risiedono. Nei mesi scorsi il consiglio di amministrazione aveva proceduto ad aggiornare lo statuto ampliando la scelta all’intero territorio cinisellese e inserendo gli elementi previsti dalla riforma del terzo settore. Lo statuto è stato approvato il 4 luglio da Regione Lombardia. La sentenza del tribunale amministrativo annulla il provvedimento di nomina, facendo intendere che l’intero consiglio è decaduto. Una comunicazione successiva sembrerebbe lasciare in carica solamente i due componenti che fanno riferimento alla famiglia di Martinelli, per altro non residenti nel territorio milanese. Proprio da uno di loro già da mesi era stato sollevato un crescente malessere riferito sia agli atti dei precedenti consigli di amministrazione che di quello attuale. Il rischio a questo  punto è che la fondazione Martinelli sia lasciata senza una rappresentanza legale in un momento molto delicato della sua vita, dominato da contenziosi e dalla necessità di compiere un deciso ammodernamento.

In ogni caso, salvo smentite, il nuovo consiglio di amministrazione sarà nominato secondo le nuove norme, scatenando inevitabilmente ulteriori polemiche e ricorsi davanti al giudice.