Bresso, con un milione e 800mila euro ecco il restyling dell’Iso Rivolta

Per il Capannone Nord via ai lavori all’inizio di febbraio

Il rendering

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Bresso (Milano), 21 dicembre 2016 - Da area dismessa e in preda al degrado a spazio aggregativo per i residenti della città del Parco Nord: l’attesa trasformazione urbanistica del Capannone Nord nell’Area Iso Rivolta diventerà tra poche settimane una realtà concreta. Il progetto esecutivo è stato approvato in municipio e la gara d’appalto è già stata indetta, con scadenza l’8 gennaio; a seguire, i primi cantieri saranno aperti con l’inizio del mese di febbraio. A disposizione ci sono il milione e 800mila euro stanziati nel Bilancio 2017 dal Comune: un milione e 526mila euro saranno finanziati da un mutuo, mentre i restanti 274mila arriveranno dalle devoluzioni di mutualità passate.

Nascerà un moderno Polo culturale che andrà a occupare gli oltre mille metri quadrati di superficie alle spalle dell’ufficio postale (aperto nell’ottobre 2014), i circa 300 metri quadrati collocati proprio sopra le Poste e le superfici presenti all’interno dei cosiddetti «Cubotti», che si affacciano sull’area verde a prato. Ci saranno lo Spazio Eventi – vale a dire la sala teatrale con circa 270 posti a sedere – e lo Spazio Palco per le rappresentazioni nel corpo principale della storica struttura industriale; la Ludoteca (nella zona laterale) e il Punto Ristoro–Bar (in quella posteriore) saranno sistemate, viceversa, nelle parti esterne a veranda, come precisa il sindaco Ugo Vecchiarelli: «Sarà uno spazio polivalente, con la possibilità di avere più manifestazioni in contemporanea. Ci sarà un corridoio in grado di comunicare i vari settori, con ingressi dalla galleria centrale e dall’esterno. Ci saranno anche due aree al primo piano, sotto la volta: nella parte posteriore la sala tecnica per il teatro e sopra l’ufficio postale sarà sistemata la Sala CoWorking. Per raggiungerla sarà costruito un ascensore». I lavori si prevedono molto articolati, visto che dovranno essere realizzati tutti gli impianti, da quello elettrico a quello architettonico: «Ci vorrà tutto il 2018 per concludere l’opera – conclude Vecchiarelli – Sarà un buon risultato. Per il Capannone Sud vedremo cosa fare più avanti; proveremo ad aprire una nuova manifestazione pubblica d’interesse per i privati».