La qualità del sonno è importante e misurarla aiuta a vivere meglio

Nella fase profonda il corpo si rigenera e si ricarica, in quella REM la memoria riorganizza le informazioni

La qualità del sonno è importante

La qualità del sonno è importante

Quando chiudiamo gli occhi, l’attività dei nostri neuroni si abbassa, e quando ci addormentiamo siamo in balia di una altalena tra sonno REM (Rapid Eyes Movement) durante il quale si producono i sogni, e il sonno profondo o a onde lente. Gli specialisti ritengono che la fase profonda sia il momento principale nel quale il corpo si rinnova e si ripara. I cambiamenti che questo stadio comporta sono molti: aumenta la capacità di sintetizzare ATP, i magazzini di energia, il flusso sanguigno convogliato al cervello si riduce, abbassando la temperatura di quest’organo in maniera significativa; la ghiandola ipofisaria rilascia un’ormone della crescita che stimola lo sviluppo dei tessuti e la riparazione dei muscoli, ed aumenta infine nel sangue il livello di sostanze che attivano il sistema immunitario, aiutando a preparare il corpo a difendersi dalle infezioni. A riprova del ruolo essenziale del sonno profondo, si è osservato che una persona sottoposta a deprivazione di sonno e messa nelle condizioni di dormire, passa velocemente attraverso gli stadi del sonno più leggero per soffermarsi più lungamente in quello più profondo.

Di pari importanza è la fase REM, che incide maggiormente sulla memoria, riordina le idee e aiuta a eliminare le informazioni irrilevanti accumulate di giorno. Studi su gruppi di giovani cui sono stati affidati rompicapo da risolvere hanno suggerito che il cervello processa le informazioni al buio: nell’esperimento, quelli che avevano goduto di un buon riposo notturno se la cavavano molto meglio di quelli ai quali era stato chiesto di risolverlo immediatamente. Altri studi usciti da Harvard indicano che il sonno facilita l’apprendimento: persone sottoposte ai test per misurare la capacità di imparare un nuovo compito, miglioravano i loro punteggi dopo una notte di sano riposo. Se veniva impedito loro di entrare nella fase REM, gli apprendimenti venivano persi. Vi è inoltre un’evidenza scientifica secondo la quale un’adeguata quantità di sonno in fase REM aiuta a preservare la memoria e le funzioni cognitive a discapito dell’invecchiamento.

Per tutti questi motivi si moltiplica il ricorso alle app che attraverso i braccialetti misurano i parametri del sonno (durata, frequenza dei risvegli, battito cardiaco ecc) e li trasmettono via bluetooth. Sono programmi che aiutano a migliorare la consapevolezza sulle abitudini di vita che tanto influiscono sul benessere, quindi risulta utile l’utilizzo dell’health watch, un dispositivo da polso in grado di monitorare il sonno, oltre a registrare i passi, le calorie bruciate con l’esercizio fisico, e a ricordarci quando è ora di alzarsi in piedi perché da troppo tempo siamo fermi davanti al computer.