Bollate, nozze da principi a Villa Arconati

Matrimoni civili anche nella dimora storica, il Comune fissa le tariffe

Villa Arconati

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Bollate (Milano), 8 ottobre 2018 - Matrimoni civili? A Bollate si può scegliere fra le sale di Palazzo Seccoborella che ospita la biblioteca comunale e la magia di Villa Arconati, la piccola Versailles di Milano. L’amministrazione comunale, infatti, ha scelto di valorizzare le residenze storiche cittadine attraverso un bando pubblico che ha assegnato alla prestigiosa villa di Castellazzo la sede di un ufficio separato di stato civile. «Un bel risultato – dice il sindaco Francesco Vassallo – che evidenzia la stretta collaborazione tra l’amministrazione e la Fondazione Augusto Rancilio nel creare nuove opportunità per far conoscere sempre di più questa storica residenza, patrimonio di tutti e non solo dei bollatesi». Già dalle prossime settimane i bollatesi, e non solo, avranno dunque l’opportunità di prenotare la data delle nozze, oltre che in biblioteca, anche in Villa Arconati-Far, dove sono state dedicate due sale, la Sala Rossa e la Sala Museo.

Ma quanto costa? I matrimoni celebrati in biblioteca sono gratuiti per i residenti e costano 200 euro ai non residenti, mentre per le celebrazioni in Villa i residenti dovranno versare 300 euro che salgono a 600 euro per gli altri. Le quote per la prenotazione, da corrispondere all’Anagrafe, sono state definite dalla giunta. «Il nostro obiettivo – sottolinea l’assessore al Marketing territoriale, Lucia Rocca – è stato fin dall’inizio la collaborazione con Villa Arconati-Far, selezionata tramite gara a evidenza pubblica per valorizzare Bollate anche oltre i nostri confini comunali. I matrimoni in villa approderanno alla Bit (Borsa internazionale del Turismo) del prossimo anno, siamo certi che questo comporterà un rilevante ritorno di prestigio per la città. Ringraziamo Fondazione Augusto Rancilio e gli uffici comunali per lo sforzo aggiuntivo nel realizzare il progetto». Il percorso è iniziato lo scorso anno, con la pubblicazione del bando cui ha partecipato Villa Arconati come unica dimora storica del territorio. Da lì è partito l’iter per la costituzione dell’ufficio separato di Stato civile in Villa, autorizzato a luglio dalla Prefettura.   «È una possibilità in più per i cittadini – conclude Franco Gravina, consigliere delegato a Villa Arconati – che potranno sposarsi in una location alternativa in un contesto storico di pregio. Ma è anche un’opportunità che consente all’amministrazione di proseguire nella riscoperta di Castellazzo».

Villa Arconati, la Versailles di Milano, è forse una delle più belle ville storiche del Parco delle Groane. È un esempio di barocchetto lombardo settecentesco ed è monumento nazionale. Per un lungo periodo ha sofferto di abbandono e fino a pochi anni fa era chiusa al pubblico per tutto l’anno. Attualmente è sede della Fondazione Rancilio, impegnata, oltre che nella promozione di attività culturali e didattiche, in un importante progetto di restauro e riconversione culturale.

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