Coronavirus, Rsa Perini di Rho: contagiato oltre il 50% degli anziani

Sono 230 i tamponi effettuati finora sugli ospiti. Aumentano i decessi: registrati otto morti negli ultimi dieci giorni

Tutti i casi positivi sono stati isolati

Tutti i casi positivi sono stati isolati

Rho (Milano), 4 maggio 2020 - Oltre il 50% degli ospiti della casa di riposo Perini di Rho è positivo al Covid-19. È il drammatico risultato dei tamponi effettuati nei giorni scorsi agli anziani della struttura: 300 quelli acquistati, 230 quelli somministrati finora e più del 50% con esito positivi (la maggioranza è asintomatica). Tra gli ospiti dei mini-alloggi risulta positivo il 21%. Aumenta anche il numero dei decessi: "Negli ultimi 10 giorni, abbiamo purtroppo registrato 8 decessi. Il dolore è sempre importante: stiamo vicini ai nostri nonni fino alla fine e ci stringiamo poi intorno alle famiglie che fanno i conti con una grave perdita", fanno sapere dalla Fondazione Restelli, che gestisce la casa di riposo. Questi decessi si aggiungo ai 48 morti degli ultimi due mesi, definiti sospetti perché su nessuno degli ospiti è stato fatto il tampone. I casi positivi nel frattempo sono stati isolati in nuclei dedicati, "prosegue la sanificazione approfondita e di secondo livello degli ambienti, effettuata da una ditta specializzata. Sempre in tema di sanificazione, la nostra impresa di pulizie e servizi assicura, quotidianamente e più volte al giorno, la sanificazione di tutti gli ambienti con appropriati prodotti chimici e, tra l’altro, solleva il personale assistenziale da compiti che potrebbero distrarre dall’assistenza", spiegano dalla Rsa.

Come anticipato nelle scorse settimane, dal 24 aprile è presente nella casa di riposo una consulente infettivologa, chiamata per supportare lo staff nella gestione della situazione. "Nel primo di una serie di incontri che abbiamo fatto sono stati illustrati i protocolli terapeutici e farmacologici più recenti che hanno mostrato efficacia nel contrasto della patologia da Covid-19 - dichiarano il direttore amministrativo Giuseppe Re e il direttore sanitario Milena Bianchi -, si tratta di protocolli che i nostri medici già applicavano dall’11 aprile. Sono inoltre state fornite al personale medico e sanitario ulteriori indicazioni sulla gestione dei pazienti". Cure sanitarie ma anche parole di conforto per gli ospiti e un impegno quasi quotidiano per informare le famiglie sullo stato di salute degli ospiti. "Sempre in tema di tamponi, abbiamo chiesto un parere per comprendere se è possibile somministrare a nostro carico anche i tamponi destinati ai dipendenti che dovrebbero rientrare da periodi di malattia e a tutti quelli in servizio, pure se asintomatici - concludono -, con questa iniziativa non vogliamo certo sostituirci ad Ats, ma collaborare per accelerare il processo di monitoraggio della salute della nostra comunità interna".