Bollate, furto in parrocchia: addio alle offerte

A San Martino i ladri sono fuggiti con 2mila euro e un assegno da 5mila. Dieci i colpi in quattro mesi

Il prevosto, don Maurizio Pessina

Il prevosto, don Maurizio Pessina

Bollate (Milano), 15 gennaio 2020 -  Furto con scasso nella casa parrocchia di San Martino. I ladri armati di flessibile hanno aperto le due casseforti e sono fuggiti con 2mila euro in contanti, per lo più frutto delle offerte, e un assegno circolare da 5mila. «Indipendentemente da quello che hanno portato via, è l’atto pesante di violazione della casa parrocchiale che rende il gesto ancora più grave – dice con amarezza don Maurizio Pessina – Le chiese, soprattutto quelle di periferia, sono al servizio dei poveri ed esse stesse povere. Ai malviventi voglio ricordare che non facciamo business, che non siamo una banca, non abbiamo depositi aurei: siamo poveri con i poveri. Siamo a servizio della comunità, i pochi soldi che abbiamo servono per la vita della parrocchia, per la vita della gente, dell’attività caritativa, rubare è un atto grave, quando è fatto ai danni dei più bisognosi è un gesto assurdo".

I ladri hanno buttato in aria tutto, scardinato armadi, svuotato cassetti alla ricerca di soldi. La casa parrocchiale dove hanno fatto razzìa sta crollando, soldi per riqualificarla non ce ne sono ed è in abbandono, solo una parte accoglie ancora la segreteria. I ladri non si sono accorti della telecamera, che li ha ripresi. Da agosto a novembre 2019 i ladri sono entrati una decina di volte scardinando porte e spaccando tutto.