
Arredi semplici con materiali riciclati
Bollate (Milano), 10 gennaio 2016 - E' una scommessa. Un ponte tra il "carcere modello" e il territorio che lo ospita. È tutto questo "BioBab", l’asilo nido aperto lo scorso settembre all’interno del carcere di Bollate. Il primo nido aziendale di una casa di reclusione che si rivolge ai dipendenti, ma è aperto anche alle famiglie del territorio. Gestito dalla Cooperativa Sociale Stripes, una realtà attiva dal 1989 in servizi per l’infanzia, giovani e famiglie, disabili e migranti, che ha vinto la gara d’appalto, attualmente è frequentato da cinque bambini dai 6 mesi ai 3 anni.
Pochi, rispetto alla capienza: da qui il rinnovato appello di chi ha voluto e creduto in questo progetto alle famiglie del territorio che cercano un asilo dove lasciare i propri figli o un luogo di aggregazione. "L’obiettivo del nido all’interno del carcere è di conciliare le esigenze delle famiglie con il tempo del lavoro e di costruire un rapporto tra l’azienda e i suoi dipendenti in merito a un aspetto importante della vita come la cura e l’educazione dei figli - spiega Dafne Guida, presidente e direttore della cooperativa -. Il carcere di Bollate è un luogo di sperimentazione da sempre attento ai processi ri-educativi e al rispetto della persona, ci è sembrato il luogo ideale dove tentare questa scommessa". L’asilo si trova in un’area del carcere accessibile da un semplice cancello e separata dagli edifici in cui ci sono i reparti di detenzione. Ci sono spazi per l’accoglienza, il gioco, la socializzazione e laboratori tutti rigorosamente con una impronta "ecologica".
"Ci sono arredi semplici in legno, materiali poveri e di riciclo, non c’è nulla di plastica - racconta Lorella Ridolfi, referente del nido -, grande attenzione all’ambiente anche nell’organizzazione dei servizi e delle attività che si svolgono quotidianamente. I bambini possono sperimentare con la natura grazie al giardino e facciamo anche esperienze con gli amici a quattro zampe del progetto ‘cavalli in carcere’». Il cortile con giochi e oggetti colorati si contrappone al grigiore della recinzione e degli altri edifici e da mesi suscita curiosità. Oltre al nido, la cooperativa organizza in questo spazio centri estivi e invernali per bambini dai 2 ai 6 anni, laboratori di approfondimento su eco-sostenibilità, convegni con esperti, come psicologo, consulente familiare, pre-corsi di psicomotricità, yoga, arte, musica e teatro per adulti e bambini. Un luogo d’incontro tra quello che c’è dentro e quello che sta fuori. È possibile conoscere le attività tramite la pagina Facebook «biobab» o consultando il sito www.biobab.it.
di ROBERTA RAMPINI