Arese, si cercano le ricette per il rilancio dei negozi di vicinato

In Consiglio comunale il confronto tra esercenti voluto dalla Lega

L'intervento del commerciante Paolo Domante

L'intervento del commerciante Paolo Domante

Arese (Milano), 12 giugno 2019 - Quale ricetta per il rilancio del negozio di vicinato di Arese, all’ombra del grande mall di via Luraghi? Se ne è parlato nel consiglio comunale aperto richiesto dal gruppo “Lega Salvini premier”. Molti i commercianti presenti, ma pochi hanno sfruttato l’occasione per prendere la parola. Idee, criticità, prospettive, la serata per l’amministrazione comunale è servita per fare il punto «su quello che è stato fatto e su quello che si andrà a fare».

Dal piano della sosta per favorire il turn over nei parcheggi, ai tavolini all’aperto per incentivare la socialità, a un nuovo bando a sostengo dei negozianti sfruttando le risorse derivanti proprio dalle concessioni rese a quel Centro Commerciale di cui oggi si cercano di combattere gli effetti. Sul piatto 1 milione e 800 mila euro: Giada, Mimose, via Resegone e via Vismara i distretti naturali del commercio interessati al restyling. «Cercheremo di favorire l’attrattività verso le aree commerciali con iniziative di qualità, aumentano l’accessibilità, la fruibilità degli spazi - ha detto l’assessore alla partita Roberta Tellini - L’obiettivo è incentivare il piccolo commercio, il rilancio dei distretti naturali».

Sono 139 gli esercizi di vicinato ad Arese, oltre due medie strutture di vendita a cui si è aggiunto dal 2016 il grande mall che porta la firma dell’imprenditore Marco Brunelli. «Accedere al centro storico per come è stata trasformata la viabilità è un problema: manca il commercio di passaggio. Mettere fuori i tavolini è un’idea stupenda, ma se di fianco c’è il naviglio, via Caduti oggi è una via morta. La partecipazione ai bandi per rinnovare i negozi? Interessante ma bisogna anticipare soldi che non abbiamo», dice Paolo Domante, esercente di via Caduti.

«Va studiato un piano d’intervento per la piazza del Municipio - chiosa Vittorio Turconi dai banchi della Lega -, riaprirla alla viabilità potrebbe essere una soluzione. Ci sono interventi da attuare subito a costo zero, come far rispettare la sosta nei parcheggi più strategici. In centro una volta si andava anche a pagare le bollette, il commercio vive sul passaggio della gente, se lo tolgo muore».

Nel cassetto dell’amministrazione c’è anche la riqualificazione del centro storico esteso da piazza 11 Settembre, a piazza Dalla Chiesa con le vie Roma, Col di Lana, Caduti e Mattei «da realizzare con fondi non riconducibili all’accordo ex Alfa», sottolinea Tellini. «La partecipazione è un percorso da costruire - commenta Michaela Piva, del Movimento 5 Stelle -. La nostra proposta è quella di istituire una commissione Commercio e Urbanistica insieme con il duplice scopo di aumentare la partecipazione di una categoria, i commercianti, che ad Arese non ha rappresentanza. Per migliorare l’attrattività è necessario puntare sul mix funzionale prevedendo di cambiare anche le destinazioni d’ uso o utilizzando escamotage quali, ad esempio, colonnine elettriche di ricarica auto ultra fast in prossimità delle vetrine». Serata riuscita: «L’inizio di un percorso», il commento generale. Anche se la piazza resta chiusa.