Rsd Emiliani, a Pavia per la Uil i conti non tornano

Il responsabile dell sindacato chiede copia dei documenti

 La Rsd Gerolamo Emiliani

La Rsd Gerolamo Emiliani

Pavia, 25 giugno 2019 - I conti non tornano alla Rsd Gerolamo Emiliani e la Uil sta pestando i piedi. Diverse le questioni che hanno fatto saltare la mosca al naso di Maurizio Poggi, responsabile amministrazioni locali, a cominciare dalla scoperta della diminuzione dei fondi del salario accessorio. «Per i dipendenti della struttura che appartiene alla Asp (azienda servizi alla persona) e si occupa di disabili - ha detto Poggi -, ho firmato un accordo relativo al 2018 che prevedeva 63mila euro di salario accessorio. La somma inviata dal servizio personale al revisore dei conti, però, risulta essere di 54mila. Una difformità evidente e non giustificata della quale intendo avere chiarimenti. La somma è cambiata successivamente alla stipulazione del contratto decentrato siglato nel dicembre scorso». Il responsabile amministrazioni locali della Uil ha chiesto di avere una copia della documentazione e le «distinte» relative alla costituzione del fondo del salario accessorio.

«Se non possiamo averle - ha proseguito Maurizio Poggi - non possiamo esercitare un controllo sull’esattezza del fondo di produttività. E ci viene il sospetto che i fondi dei dipendenti non siano stati integralmente versati ma che siano stati distratti su altri capitoli di spesa del bilancio. Parecchi enti del territorio provinciale con un ugual numero di dipendenti di ruolo godono infatti di cifre ben maggiori». Per ultimo, secondo il sindacato ci sarebbe un problema sui costi sostenuti per il personale. Il raffronto dei costi del personale di cooperativa e quello strutturato nel triennio 2016/2018, infatti, farebbe pendere la bilancia a favore del primo.

«Nel 2018 - ha continuato Poggi - per il personale strutturato si è speso 540mila euro e per quello della cooperativa un milione e 46mila euro. Se non vi sono stati errori appare evidente e inspiegabile la sproporzione, tenuto conto che se è pur vero che il personale di cooperativa copre le assenze, a qualsiasi titolo, del personale strutturato, il divario è enorme. Fatte le dovute verifiche poi sarebbe il caso di procedere a una graduale "internalizzazione" dei servizi, per migliorare la qualità e risparmiare».