Pavia, ponte della Becca: "Urge il monitoraggio"

Nel 2016 nella provincia pavese si contavano otto ponti a rischio

NEL MIRINO Gli esponenti del comitato omonimo hanno inviato due lettere all’amministrazione provinciale (Torres)

NEL MIRINO Gli esponenti del comitato omonimo hanno inviato due lettere all’amministrazione provinciale (Torres)

Pavia, 16 agosto 2018 - "Abbiamo un ponte ben più vecchio di quello di Genova, in continua manutenzione e con parecchi problemi. Numerosissimi ponti sono crollati in Italia negli ultimi anni. Non vogliamo che il prossimo sia il ponte della Becca. Ci impegniamo a mettere in campo tutte le nostre forze perché ciò non accada. Già dai prossimi giorni interesseremo tutti i politici che ci sono vicini affinché un efficiente sistema di monitoraggio sia installato al ponte della Becca. Ed affinché siano superati tutti gli ostacoli alla costruzione del nuovo ponte di cui tutti abbiamo diritto". Il sindaco di Mezzanino Adriano Piras ha commentato così quanto accaduto a Genova prima di ferragosto. Guardando le immagini del crollo, infatti, per i pavesi era scontato pensare agli attraversamenti che percorrono ogni giorno e che vivono un situazione d’emergenza. Non a caso gli esponenti del Comitato ponte della Becca hanno inviato due lettere all’amministrazione provinciale per sapere se la struttura in ferro che sovrasta il Po fosse percorribile.

"La sicurezza del ponte è per noi fattore di assoluta priorità – ha sostenuto Fabrizio Cavaldonati del comitato – nonostante il contatto diretto con l’ufficio tecnico della Provincia, continuiamo comunque a cercare dati e verità sullo stato del ponte, impegno fondamentale che deve essere una garanzia e una rassicurazione per chi transita". Gli uffici della Provincia, però, hanno rassicurato: "Nessun rischio crollo" e il presidente Vittorio Poma ha sottolineato "Se ci fosse un pericolo, lo avremmo già chiuso». Lo ha fatto nel 2010, quando il problema accusato a una pila aveva convinto piazza Italia a chiudere l’attraversamento. Dopo il crollo del cavalcavia di Annone Brianza poi, quasi due anni fa, l’allora presidente della Regione Roberto Maroni aveva chiesto una ricognizione delle infrastrutture sul territorio lombardo. Ed era emerso che solo nella provincia di Pavia si contavano nel 2016 ben otto ponti a rischio. Tra questi c’era l’immancabile ponte Becca che anche tra giugno e luglio è stato oggetto di interventi sui giunti intermedi.

Il ministero delle infrastrutture del governo Gentiloni ha messo a disposizione 35 milioni per i ponti e quasi 10 di questi sono stati destinati alla provincia di Pavia per intervenire sugli attraversamenti “malati”. Tra questi rientra anche la Becca che beneficerà di un milione e mezzo di euro, con i quali si potrà terminare l’opera di messa in sicurezza. Al ponte di Pieve Porto Morone invece sono stati destinati 5 milioni e 586 mila euro per mettere in sicurezza l’opera e permettere che venga nuovamente riaperta al traffico pesante. Gli ultimi 2 milioni e 802mila euro verranno impiegati per il ponte della Gerola, che a dicembre è stato chiuso per lavori. In questo caso la richiesta che la Provincia aveva formulato era stata di 3 milioni e 700mila, alla quale il ministero ha risposto con una somma leggermente inferiore.