MANUELA MARZIANI
Cronaca

Addio al sindacalista Pasquale Di Tomaso, l’ultimo operaio simbolo della Pavia industriale

Aveva 79 anni, una vita in prima linea per i diritti dei lavoratori. Bertolini (Sindacato di Base): “Lascia un’impronta indelebile in ognuno di noi”. Giovedì sarà salutato con una cerimonia laica

Pasquale Di Tomaso

Pasquale Di Tomaso

Pavia, 17 settembre 2024 – Addio all’ultimo operaio simbolo della Pavia industriale. Si è spento ieri Pasquale Di Tomaso, ex consigliere comunale, sindacalista, ma soprattutto sempre pronto a difendere i diritti dei lavoratori che non ne hanno, da coloro che sono entrati in contatto con l’amianto a chi opera nei servizi. Di Tomaso, 79 anni, era arrivato a Pavia dal sud e aveva trovato un’occupazione prima alla Snia poi nel 1969 alla Necchi dove è rimasto fino al momento della chiusura.

Come delegato di fabbrica ha lottato molto per scongiurare la scomparsa di un marchio importante pe la città e, non riuscendoci, si è dato da fare perché gli operai troppo vecchi per lavorare e troppo giovani per andare in pensione, trovassero un’occupazione. Era nata così la cooperativa Uniti per il lavoro che svolgeva mansioni per il Comune.

Deciso, schietto, non arretrava davanti a nessuno finché non aveva raggiunto il proprio obiettivo. Consigliere comunale di Rifondazione comunista all’epoca della giunta guidata da Piera Capitelli, nonostante spesso avesse ricevuto richieste per tornare a candidarsi, non aveva mai accettato, preferendo lavorare nel sindacato. “Grande sindacalista, lascia un’impronta indelebile in ognuno di noi – ha detto Sabina Bertolini, segretaria del Sindacato di Base fondato da Di Tomaso di cui era presidente -. Ricordiamo on grande affetto il suo modo di porsi, cordiale ma non troppo con chi non lo meritava, comunque sempre rispettoso delle opinioni del prossimo. La sua scomparsa rappresenta per noi una grave perdita”.

Sottoposto a un difficile intervento chirurgico, sembrava potesse farcela, invece sono subentrate delle complicazioni e, dopo oltre un mese in terapia intensiva, il battagliero sindacalista si è arreso lasciando una figlia, Cristina. Giovedì alle 9 alla casa funeraria in via Ciapessoni Di Tomaso sarà salutato con una cerimonia laica