Pavia, sottoscritto in Prefettura mutuo alla vittima d’usura

Il prefetto Visconti: "Concreto esempio di vicinanza ai cittadini"

Il prefetto Attilio Visconti

Il prefetto Attilio Visconti

Pavia, 25 aprile 2018 - Un mutuo senza interessi a una vittima dell’usura. È stato sottoscritto ieri per la prima volta in prefettura un contratto per la concessione di 75mila euro a un imprenditore di Vigevano. «È un concreto esempio di vicinanza delle istituzioni ai cittadini – ha commentato il prefetto Attilio Visconti che era presente alla sottoscrizione del contratto – che rafforza la coesione sociale». La legge 108 del 1996, infatti, garantisce la solidarietà dello Stato alle vittime dell’usura che hanno tenuto un comportamento virtuoso e coraggioso denunciando il reato. A queste persone, se sono imprenditori, artigiani o professionisti, Roma attraverso le prefetture concede la possibilità di riprendersi ottenendo un mutuo da restituire in 5 o 10 anni senza interessi. Un percorso semplice, che consente il reinserimento nella società della persona che viene colpita.

«Il prefetto – ha sottolineato Mariagrazia Trotti, che in passato ha pagato interessi del 400% su un prestito di 20 milioni di lire e una volta uscita dal tunnel ha fondato Vigevano Libera ed è referente di Sos impresa per la zona – ha dimostrato di essere sensibile a un problema che è presente anche in provincia. Il processo Infinito ha dimostrato quali raminificazione avesse nel Pavese la criminalità organizzata». E l’usura, che c’è sempre stata, negli ultimi tempi si fa sentire anche di più. «I segnali ci dicono che la crisi economica, ancora presente nonostante una timida ripresa e le banche che faticano a erogare soldi a chi ne ha bisogno – ha aggiunto Trotti – inducono i piccoli imprenditori a rivolgersi a determinati personaggi».

Ma poi difficilmente l’usurato sporge denuncia. «L’usurato tende a dire “ma quella persona mi ha aiutato quando ne avevo bisogno” - ha proseguito l’ex imprenditrice, ora presidente di Vigevano Libera –. L’usuraio dal canto suo non minaccia la sua vittima perché vuole che gli paghi il debito e così è difficile far uscire allo scoperto chi si trova in questo vortice. Far sapere che leggi a sostegno di usurati e persone che hanno subito un’estorsione esistono, può essere un incentivo a sporgere denuncia, sicuri di essere aiutati dallo Stato come già accaduto anche in passato a un imprenditore edile oltrepadano che aveva denunciato il clan Valle e nel 2004 ha ottenuto un mutuo senza interessi».

Anche Mariagrazia Trotti ha denunciato il clan Valle «e anch’io ho ottenuto contributi, ma dopo la prima sentenza». «Ero stata una delle prime a denunciare – ha proseguito –, parliamo degli anni ‘90. Oggi bisogna rispettare rigidamente le regole, ma le procedure sono molto più celeri». Resta qualche remora da parte degli usurati a far sapere di essere in difficoltà. «I vigevanesi preferiscono chiedere aiuto a Milano – ha concluso la presidente di Vigevano Libera – e da noi vengono i milanesi perché nessuno li conosce».

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