Rivanazzano Terme, dopo il missile spuntano due razziere

Il matra S530 fu venduto dal Qatar nel 1994, la conferma del ministero degli Esteri di Doha. Resta il giallo di come sia poi finito sul mercato nero delle armi

Il missile sequestrato

Il missile sequestrato

Rivanazzano Terme (Pavia), 17 luglio 2019 - Dal Qatar arrivano le conferme sulla provenienza del missile Matra S530 sequestrato dalla Digos di Torino nel capannone a Rivanazzano Terme, non lontano dal locale piccolo campo di volo ma all'esterno dell'area aeroportuale.

La portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Lolwah al-Khater, in un comunicato riportato oggi dal quotidiano al Quds Arabi, di proprietà del Qatar, e ripreso da altri media arabi, conferma infatti che il missile trovato in Italia "è stato venduto dallo stato del Qatar nel 1994 in una transazione comprendente 40 missili Matra Super 530 ad un Paese amico, che desidera non essere nominato in questa fase dell'indagine". Anche se dalla Digos di Torino era stato tenuto il massimo riserbo sulle indagini in corso per ripercorrere a ritroso le illecite cessioni che hanno portato il missile in Italia, da Doha confermano che "le autorità competenti del Qatar hanno avviato un'indagine urgente, in collaborazione con quelle italiane e del terzo Paese amico al quale era stato venduto il missile Matra 25 anni fa".

L'intrigo internazionale, insomma, s'infittisce. "Lo Stato del Qatar - prosegue la dichiarazione del ministero degli Esteri - sottolinea la propria preoccupazione per il fatto che un missile venduto 25 anni fa sia finito nelle mani di una terza parte che non rappresenta uno Stato o un governo". E l'interrogativo riguarda forse anche gli altri 39 missili venduti dal Qatar insieme a quello ritrovato nel Pavese prima che fosse venduto sul mercato nero delle armi per poco meno di mezzo milione di euro.

Nel frattempo a Rivanazzano è proseguita la perquisizione del capannone, che durerà ancora qualche giorno, con l’acquisizione di altro materiale. Sugli scaffali sono spuntate due razziere italiane per razzi Snia-Bpd, lunghe 201 centimetri, pe armi da 50 millimetri (non presenti all’interno), impiegate, per l’armamento di aerei modello MB339 in dotazione anche all’Aeronautica militare italiana, oltre agli Emirati, al Brasile, all’Argentina e all’Eritrea.