Pavia, il giudice reintegra la maestra licenziata

La docente aveva fatto ricorso. Condannato il Ministero dell’istruzione al risarcimento danni

Elena Maga, della Cisl di Pavia

Elena Maga, della Cisl di Pavia

Pavia, 14 giugno 2020 - Illegittimo il licenziamento di una maestra diplomata magistrale: un giudice di Pavia ha ordinato il reintegro nel posto di lavoro di una docente che aveva fatto ricorso, condannando il Ministero dell’istruzione al risarcimento danni. Un pronunciamento che scoperchia un vaso di Pandora; erano stati infatti 46mila i ricorsi presentati con il supporto di Anief da parte degli insegnanti licenziati.

"Sui maestri con diploma magistrale non è affatto scritta la parola fine – fa sapere l’associazione sindacale professionale in una nota –: l’Anief lo ha sempre sostenuto, anche e soprattutto dopo i pareri in contraddizione del Consiglio di Stato". "Aspettiamo di leggere la sentenza – ha aggiunto Elena Maga della Cisl – e di conoscerne le motivazioni. Bisogna capire per quale motivo questo giudice si sia pronunciato in modo difforme rispetto ad altri magistrati della giustizia amministrativa. Se anche per altri docenti ci sarà modo di riaprire la questione, partiremo con i ricorsi". Ma nell’attesa anche il ministero potrebbe impugnare il pronunciamento. A tutto quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni guardano molti docenti anche pavesi che in passato si sono visti dare torto.

"Siamo sempre più convinti, alla luce anche delle tante pronunce favorevoli dei tribunali, l’ultima delle quali a Pavia – commenta il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico –, che questi docenti vadano collocati nel ruolo che meritano: non è possibile perdere la loro lunga esperienza professionale. La politica deve sanare la situazione dei diplomati assunti in ruolo ‘con riserva’, che hanno superato l’anno di prova o che sono in procinto di svolgerlo. Per vincere questa battaglia siamo convinti che serva infatti un impianto normativo ad hoc: per questo abbiamo presentato emendamenti al Decreto Scuola e in questi giorni a quello Rilancio". E la deputata del Gruppo misto Flora Frate ha definito la sentenza "un precedente importante, che riapre una questione mai del tutto risolta. I diplomati alla magistrale, la maggior parte dei quali assunti già di ruolo con riserva, sono stati depennati dalle graduatorie a seguito delle sentenze del Consiglio di Stato. Dopo anni di supplenze hanno perso il ruolo, la serenità lavorativa e la stabilità economica".