Gropello Cairoli, pendolari per avere una ricetta: i 4.500 senza medico di base

Disagi soprattutto per gli anziani. Manifestazione e volantinaggio davanti al Comune

Faustino Giani di Progetto futuro Gropello durante il volantinaggio

Faustino Giani di Progetto futuro Gropello durante il volantinaggio

Gropello Cairoli (Pavia) - Pendolari prima per lavoro e poi anche soltanto per avere una prescrizione medica. Si sentono così gli anziani del paese di circa 4.500 abitanti che, quando devono andare a farsi visitare sono costretti ad andare fuori Comune. Ieri mattina una delegazione della lista Progetto futuro Gropello ha volantinato davanti al Comune e poi ha avuto un incontro con gli amministratori ai quali hanno chiesto di allestire temporaneamente degli ambulatori comunali. "A gennaio avevamo persone sui marciapiedi per i medici che erano andati in pensione e anche per la forzata chiusura di due ambulatori storici - dice Faustino Giani di Progetto futuro Gropello – e a febbraio anche un terzo medico con relativo ambulatorio è scomparso". Da inizio anno tre medici di base su cinque hanno cessato l’attività.

«Questi mesi sono stati gestiti da rispettabilissimi sostituti – prosegue Giani – che non hanno potuto operare certo al meglio per mancanza di ruolo, di ambulatori e di tantissimi ex assistiti bisognosi di tutto. E da aprile già si prospetta una situazione ancora più complicata, qualche medico cesserà il periodo di sostituzione con il reale rischio di rivedere molti cittadini in completa precarietà assistenziale". Ats ha comunicato che i 2.100 assistiti dal professionista in scadenza di contratto potranno essere seguiti dagli altri medici del territorio ai quali è consentito aumentare il massimale.

"Uno riceve a Carbonara e Zerbolò – aggiunge Giani – un altro a Borgo San Siro e Zerbolò e il terzo, che ha gestito il carico maggiore di assistiti, riceve in uno studio ceduto temporaneamente, che a brevissimo chiuderà. Gli anziani, quindi, saranno costretti a spostarsi ora per farsi il vaccino perché sul territorio di Gropello non si somministrano dosi e poi per qualunque necessità. Non è più tollerabile che i cittadini debbano rincorrere medici e ambulatori itineranti fuori dai confini comunali". Da qui la richiesta che venga ripristinato l’ambulatorio comunale per evitare a migliaia di persone il forzato pendolarismo subito finora. "L’amministrazione comunale retta da Chiara Rocca ci ha detto di non avere locali a disposizione – sottolinea Fausto Giani – perché, sulla base di quanto prevede Ats, gli spazi devono avere determinate caratteristiche. In realtà in passato in municipio esisteva un ambulatorio comunale, che oggi ospita l’ufficio tecnico e lo sportello lavoro. In tempo di pandemia crediamo che possa tornare ad essere un ambulatorio". Altrimenti i cittadini saranno costretti a spostarsi. "Si trovino spazi - conclude Giani facendo appello a tutte le forze politiche -. La nostra non è una protesta contro l’amministrazione, presentiamo un problema, pronti a trovare insieme le soluzioni".