Mangiano funghi velenosi, restano intossicati. Cosa sapere: le indicazioni di Ats

Boom di casi nel Pavese. Per alcune persone è stato necessario il ricovero in ospedale. L'appello di Ats Pavia: fateli controllare nei centri micologici prima di mangiarli

Un cercatore di funghi (foto d'archivio)

Un cercatore di funghi (foto d'archivio)

Pavia - Allarme in provincia di Pavia, dove negli ultimi giorni diverse persone sono rimaste intossicate dopo aver mangiato funghi velenosi raccolti in campagna o in collina. Per alcune di queste persone è stato necessario il ricovero in ospedale. Oggi quindi la direzione di Ats Pavia è scesa in campo per lanciare un appello e chiedere maggiore attenzione, ricordando che prima di mangiare i funghi raccolti, è sempre necessario farli controllare.

"Ats Pavia- si rivolge agli appassionati affinché non manchi mai il giudizio necessario a garantire una raccolta autonoma - ha fatto sapere Ats -. In questa stagione, le condizioni di tempo particolarmente favorevoli per le gite fuori porta e il terreno asciutto rendono i cercatori più superficiali nella valutazione dei funghi raccolti, ma l'accortezza è fondamentale per prevenire i casi di intossicazione".

Il tasso di mortalità da intossicazione da funghi velenosi non è basso e varia dal 2 al 10%, a seconda di quanto tempestivamente si interviene. "In questi casi la prontezza con cui si affronta la situazione è fondamentale, ed è importante riconoscere precocemente i segnali di una possibile intossicazione - ha aggiunto nella nota Ats Pavia -. La sintomatologia, infatti, colpisce il tratto gastro-intestinale (nausea, vomito, dissenteria, dolori addominali) e, in base alla specie fungina, i tempi di comparsa dei sintomi possono variare da 30 minuti, fino a 12-20 ore dall'ingestione. A Pavia, sono attivi diversi centri micologici ai quali è possibile portare gratuitamente i funghi per una loro valutazione da parte degli esperti micologi dell'Ats, con l'obiettivo finale di prevenire ricoveri e decessi".