"Devi smettere di molestare mia madre". Ma l’invalido uccide il figlio della badante

E' successo a Gambolò, in provincia di Pavia. Nella stessa abitazione anche la donna che però non si sarebbe accorta di nulla

Carabinieri (archivio)

Carabinieri (archivio)

Gambolò (Pavia), 6 giugno 2022- Due colpi di fucile. Così è stato ucciso ieri Thomas Mastrandrea, 43enne di Nicorvo, nel pavese. In stato di fermo, accusato dell’omicidio, Giovanni Vezzoli, 85enne di Gambolò. Una tragedia che è arrivata al culmine verso le 18.30 di ieri, nella casa dell’anziano, in via Cascina Nuova Litta, strada di campagna ad Ovest del centro abitato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Vigevano. In base alla prima ricostruzione del movente, il 43enne sarebbe andato a casa del datore di lavoro della madre accusandolo di molestarla, mettendola in difficoltà perché non voleva perdere quel posto di lavoro ma neppure sopportare quelle avances.

Non è chiaro se però fosse stata la madre a confidare al figlio quella situazione o se il 43enne fosse arrivato a quelle conclusioni senza avere prove certe e fosse solo una sua convinzione. L’anziano avrebbe respinto con decisione le accuse, anzi si sarebbe molto alterato nei confronti del figlio della badante. La lite fra i due ha assunto toni sempre più accesi. Quel che è però scattato nella mente dell’anziano per portarlo a un così violento gesto dovrà essere chiarito, anche in considerazione delle sue condizioni. L’85enne è infatti infermo, costretto su una sedia a rotelle.

Un’infermità che non gli avrebbe però impedito di raggiungere e imbracciare il suo fucile da caccia, regolarmente detenuto, e sparare due colpi. Il 43enne è stato colpito in pieno dagli spari, pare partiti da distanza ravvicinata. Forse non si era reso conto di quello che stava per fare l’85enne, perché non sarebbe stato difficile sopraffarlo fisicamente e invece ha avuto la peggio. La dinamica dell’accaduto sarebbe comunque stata già determinata, anche se dovrà essere confermata da accertamenti tecnici e balistici. La madre della vittima si trovava anche lei nella stessa abitazione dell’anziano che assisteva, ma non sarebbe stata presente al momento degli spari, perché si trovava in un’altra stanza della casa. Pur non essendoci testimoni, i carabinieri avrebbero raccolto elementi a sufficienza per far scattare lo stato di fermo nei confronti dell’85enne, che è stato poi accompagnato per le formalità in caserma, dove si trovava ancora ieri a tarda sera, in attesa delle decisioni del magistrato di turno.