Raid al liceo, l’ultimo sospetto: "È stato un attacco premeditato"/ VIDEO

Pavia, i timori della preside. Gli inquirenti: vandali con le ore contate

Una fase concitata dell’assalto fuori dal liceo

Una fase concitata dell’assalto fuori dal liceo

Pavia, 11 giugno 2017 - Si stanno identificando tutti i ragazzi che giovedì mattina si trovavano davanti al liceo scientifico Copernico nel momento in cui è stato preso d’assalto. Digos e carabinieri da giorni rivedono i video girati dagli studenti, ascoltano alcuni dei protagonisti e diverse persone sono già state individuate. Hanno un nome e un cognome coloro che erano presenti, ma ancora non si sa se abbiano anche avuto una responsabilità in quanto accaduto.

Dei circa 600 ragazzi arrivati davanti al liceo che si trova al Ticinello, infatti, soltanto una decina ha avuto un ruolo attivo. Il compito delle forze dell’ordine, quindi, ora sarà quello di individuare i presunti responsabili delle lesioni e dei danneggiamenti aggravati, che non sarebbero persone già note alla Questura. Tra loro ci sono alcuni maggiorenni, ma la maggior parte ha meno di 18 anni. Ragazzini che gli agenti vorrebbero si presentassero spontaneamente in via Rismondo per ammettere le proprie responsabilità evitando di essere convocati come accadrà a breve, cosa che aggraverebbe la loro posizione. Anche la dirigente dell’istituto tecnico Cardano ha inviato i suoi studenti ad andare in Questura per dare una mano agli inquirenti. «Bisogna individuare - dice la dirigente Giancarla Gatti Comini - chi ha divelto il cartello stradale e chi pare abbia rotto il vetro con un pugno, per non parlare dei ragazzi che hanno preso a calci il professore che tentavano di bloccare l’ingresso degli esaltati. I ragazzi si stanno dando da fare per individuare i colpevoli». Una volta effettuati i riscontri e stabilito il grado di responsabilità che hanno avuto, scatterà la punizione da concordare con i Consigli di classe e d’istituto.

«Non so ancora come, ma saranno puniti - prosegue la dirigente -. Adesso gli scrutini sono in corso e si concluderanno mercoledì, quindi non potranno essere respinti se il loro rendimento scolastico sarà buono. Quando ricominceranno le lezioni, però, verranno puniti e dovranno seguire un percorso per capire che cosa hanno fatto e come si devono comportare per diventare dei bravi cittadini».

Il rimorso più grande della dirigente è che aveva fatto di tutto per evitare che potesse accadere quanto si è poi verificato. «Mi ero accorta di una certa eccitazione - continua la dirigente del Cardano - per questo avevo chiesto a tutto il personale docente di essere presente e avevo anche chiamato le forze dell’ordine. Temevo la calca che si crea quando 3.000 ragazzi escono da scuola, per questo ho predisposto l’uscita scaglionata. La presenza di due pattuglie della polizia e di una dei carabinieri nel nostro cortile, però, non ha evitato il peggio».

La situazione è sfuggita di mano e ora i genitori del comitato d’istituto del liceo scientifico Copernico, formulando «al ragazzo ferito l’augurio che questa brutta esperienza possa essere presto dimenticata; ai professori e al personale che hanno difeso i nostri ragazzi ponendosi come scudo all’entrata della scuola tutto il nostro profondo ringraziamento» guardano avanti. Chiedono che «vengano individuati i singoli colpevoli e che si capire che la loro non è stata una bravata, ma un atto di delinquenza da non ripetere. Contiamo anche sulla sensibilità dei loro genitori che immaginiamo sgomenti tanto quanto noi».