Premi pagati soltanto ad alcuni dipendenti. Una pratica più che legittima che ha fatto infuriare le organizzazioni sindacali perché non sono riuscite a conoscere i criteri seguiti per scegliere i beneficiari dei premi. "A.A.A Direzione cercasi" hanno scritto su un volantino Fp Cgil, Cisl Fp, UilFpl, Fials. "Un mese fa abbiamo chiesto un incontro per avere chiarimenti sui premi - hanno detto Patrizia Sturini della Cgil, Domenico Mogavino della Cisl, Andrea Galeppi della Uil e Claudio Amato della Fials -, Francesco Benini che segue le relazioni sindacali ci ha risposto che si sarebbe informato. Un mese dopo ci siamo rivisti e non è riuscito a dettagliare quanti soldi siano stati erogati, in quale settore e con quale criterio. Ci ha soltanto detto che ci sono alcuni contratti prevedono delle premialità ad obiettivo raggiunto".
Nel 2014, in occasione del crack finanziario causato da situazioni amministrative non trasparenti, i dipendenti si sono decurtati gli stipendi per salvare il posto di tutti. "Allora - hanno aggiunto i sindacati - eravamo consapevoli che la Maugeri non sarebbe più stata la stessa azienda, ma nessuno si sarebbe mai immaginato che in 10 anni ci fosse un tale immobilismo. La nuova governance all’epoca non c’era ed è bene ricordare loro i sacrifici che sono stati fatti con la promessa che, se la situazione economica fosse migliorata, ci sarebbero stati dei vantaggi per tutti. Invece, negli ultimi mesi si continua a parlare dei soliti problemi senza trovare in tempi rapidi soluzioni concrete". Secondo i sindacati, poi le politiche del personale fanno scappare i lavoratori. "C’è un fuggi fuggi generale di tutto il personale - hanno sottolineato le organizzazioni sindacali - portando gli Ics Maugeri di Pavia in una situazione che né i dipendenti né la cittadinanza pavese merita". Eppure nel bilancio di impatto 2023 al capitolo “piano strategico“ si legge che per oltre il 75% di chi lavora in Maugeri (dipendenti e dirigenti) è aumentato il benessere. "Noi conosciamo bene gli istituti di Pavia - hanno insistito Cgil, Cisl, Uil e Fials - e parliamo con i dipendenti. Tutto questo benessere non lo riscontriamo. D’altra parte, se ci fosse perché dovrebbero lasciare l’azienda? Forse ad essere soddisfatti sono coloro che hanno ricevuto i premi. Inoltre abbiamo notato con interesse che non è stato raggiunto un obiettivo prioritario per qualunque azienda, ovvero fidelizzare i propri lavoratori e reclutarne di nuovi offrendo attrattività e forse stipendi migliori". Nel tentativo di rivolvere i problemi, i sindacati non escludono nessun passo. Il primo potrà essere un passaggio in prefettura. M.M.