Malattie rare, Fabio Grecchi e la musica dei Beatles in aiuto della ricerca sulla Hht

Pavia, giovedì 29 nell'aula magna dell'Università concento per raccogliere fondi per la Teleangectasia Emorragica Ereditaria

Il pianista Fabrizio Grecchi

Il pianista Fabrizio Grecchi

Pavia, 26 febbraio 2024 - Il repertorio dei Beatles e un grande pianista in concerto per aiutare la ricerca su una malattia genetica rara, la Hht, che da più di 20 anni vede nell’Università di Pavia e nel Policlinico San Matteo un punto di riferimento nazionale grazie alla sinergia fra ricerca di base e clinica, che offre ai pazienti la migliore assistenza dalla diagnosi. Giovedì 29 alle 21 nell’aula magna dell’Ateneo pavese, Fabrizio Grecchi porterà “Beatles Piano Solo”, un tributo al genio dei Fab 4 eseguito e reinterpretato con brani di improvvisazione. Una rilettura di canzoni come “Come together”, “Lucy in the sky with diamonds” ma anche “Yesterday” e “Ticket To ride” che aiuteranno a raccogliere fondi per il progetto dal titolo “Una ricerca HHTvante”. La campagna dell’Università (https://universitiamo.eu/campaigns/una-ricerca-hhtvante), si prefigge di dare un futuro alla ricerca sulla Teleangectasia Emorragica Ereditaria (HHT) una malattia che, ad oggi, non ha alcuna cura. La Hht è una malattia genetica rara che si manifesta con malformazioni dei vasi sanguigni che possono causare gravi complicazioni. Il sintomo principale è l’epistassi (sangue dal naso) che può portare i pazienti a sottoporsi a molteplici trasfusioni e può causare anche ictus, ascessi cerebrali ed emorragie interne, pertanto è fondamentale una diagnosi precoce. Il laboratorio dell’Ateneo pavese è stato il primo in Italia a introdurre le analisi genetiche nell’Hht ed è attualmente tra i principali centri di ricerca genetico-molecolare di questa malattia al mondo. Proprio per dare sostegno a questo progetto di ricerca Fabrizio Grecchi porta a Pavia un concerto che ha fatto sold-out ovunque durante il tour 2023: da Palermo a Milano, da Brescia all’arena tra i boschi del Trentino, dalla Francia alla Grecia. In tutto hanno già visto e partecipato a “Beatles Piano Solo” ben 40mila persone.

Si tratta di un concerto unico dove il pubblico diventa parte dello spettacolo. Il pianista milanese abbatte le distanze tra palco e platea e crea un gioco con gli spettatori raccontandosi. “Penso che la musica parli della vita - dice Grecchi - Mi piace immaginare che esista per questo. I Beatles sono il motivo per cui ho iniziato a suonare. Il mio concerto è un ringraziamento più che un tributo”.

Grecchi ha cercato l’essenziale nel vasto repertorio dei quattro di Liverpool riadattando i brani per farne delle versioni originali e particolari che dal vivo vengono impreziosite da improvvisazioni costruite sulle armonie dei pezzi originali. Tornano così a nuova vita canzoni indimenticabili come “Michelle”, “Hey Jude”, “Yesterday” e molti altri classici dei Fab 4.