C'è anche un giornalista italiano che, secondo le prime informazioni, avrebbe viaggiato su un aereo a bordo del quale c'erano anche alcuni atleti, nella "pattuglia" dei positivi che getta un'ombra sulle Olimpiadi di Tokyo, a quattro giorni dall'inagurazione. Il reporter è arrivato ieri all'aeroporto di Tokyo Haneda, proveniente da Roma Fiumicino, ed è risultato positivo al test sul Covid , effettuato con un tampone salivare. Il caso è stato confermato dall'ambasciata d'Italia nella capitale giapponese.
Le condizioni del giornalista
A quanto pare il giornalista italiano risultato positivo al test accuserebbe solo sintomi lievi. A dirlo è l'ambasciatore italiano a Tokyo Giorgio Starace. "Stiamo seguendo il caso di un giornalista italiano positivo che attualmente si trova in stato di quarantena e ha soltanto lievi sintomi", ha dichiarato Starace alla stampa italiana accreditata per i Giochi olimpici. Il professionista italiano atterrato ieri allo scalo di Haneda su un volo Alitalia proveniente da Roma Fiumicino. A bordo del volo c'erano anche diversi atleti azzurri, tutti sbarcati con la documentazione sanitaria in regola. "Il giornalista quando era partito aveva un regolare tampone negativo - ha precisato il diplomatico -. Stiamo seguendo la cosa con attenzione. La persona vicina a lui è stata testata e non è risultata positiva al Covid".
La "bolla" fragile
Non è l'unico contagiato nella "bolla" in cui si disputeranno i giochi olimpici. I casi di atleti e altre figure arrivate in Giappone per le Olimpiadi risultate positive i test si moltiplicano. Dal Comitato organizzatore è arrivata la notizia che tre operatori dei media arrivati ieri dall'estero - fra i quali il giornalista italiano - sono risultati positivi ai test. Sempre ieri tre componenti della delegazione sudafricana - due atleti e una figura tecnica - sono risultati a loro volta positivi al tampone.
Questa notizia potrebbe avere un impatto anche da un punto di vista sportivo. I contatti diretti di questi due calciatori e dell'analista video infettati sono 21 e fra tre giorni la squadra sudafricana dovrebbe giocare la partita di debutto proprio contro il Giappone. Secondo l'organizzazione, verranno effettuati i test sei ora prima del match e, sulla base del loro esito, si deciderà se svolgere o meno il match. Finora, dall'inizio del monitoraggio con test PCR nell'ambito dell'organizzazione delle Olimpiadi, iniziato il primo luglio, sono 58 le persone risultate positive al Covid-19.
Spaccatura opinione pubblica-governo
A fronte di un'opinione pubblica che è preoccupata e contraria allo svolgimento dei Giochi, come dimostrano i sondaggi che quotidianamente si susseguono sui media nipponici, il governo ha imposto regole piuttosto stringenti: doppio test molecolare prima della partenza, un programma vincolante delle attività previste con limitazione per i primi 14 giorni di permanenza esclusivamente alle sedi olimpiche, test molecolare all'arrivo e test per i primi tre giorni (in isolamento, salve esigenze specifiche). Rigido divieto di frequentare esercizi pubblici e richiesta di non avere contatti con la cittadinanza.
"Puntiamo a evitare che si formino cluster epidemici, attraverso una puntuale diagnostica presso il Villaggio olimpico durante lo svolgimento dei Giochi, una gestione delle attività che minimizzi drasticamente i contatti con gli altri e, nel caso si verifichino casi di positività, con il ricovero nella struttura di cura dei positivi e il controllo dei contatti diretti, oltre che con il mantenimento del distanziamento sociale", ha spiegato stamani il portavoce del governo, Katsunobu Kato. "Collaboriamo con il Comitato organizzatore e con il Cio per svolgere Giochi olimpici in sicurezza", è stata la chiosa di Kato.
L'equilibrio tra la sicurezza e la possibilità di svolgere Olimpiadi degne di questo nome è tuttavia difficile. Lo si può vedere, per esempio, all'aeroporto internazionale di Narita, dove le delegazioni e la stampa stanno arrivando in massa e ci sono pesanti difficoltà per gestire le procedure di accertamento, accredito e soprattutto verifica dello stato di salute in merito al Covid. Le attese possono durare anche oltre le sette ore.