GABRIELE BASSANI
Cronaca

Milano riaccende il Frecciarancio. I fondi ci sono, gara contro il tempo

Coperta tutta la spesa, cofinanziata da Regione, Stato e Comuni e lievitata a 182 milioni per 12 chilometri. Ora bisogna arrivare all’affidamento dei lavori sul tram della Comasina entro il 31 dicembre di quest’anno.

Milano riaccende il Frecciarancio. I fondi ci sono, gara contro il tempo

Milano riaccende il Frecciarancio. I fondi ci sono, gara contro il tempo

Adesso è nero su bianco: i soldi per la metrotranvia Limbiate-Milano ci sono tutti, compresi gli extracosti dovuti ai rincari di materie prime e lavorazioni, compresi i ripristini dei finanziamenti andati perduti per i ritardi. Adesso occorre “solo“ partire con la gara d’appalto e questo lo dovrà fare MM Spa, l’azienda della metropolitana del Comune di Milano con l’obbligo di arrivare all’affidamento entro il 31 dicembre di quest’anno.

Il passo in avanti concreto è rappresentato dalla determinazione dirigenziale numero 3659 del Comune di Milano, approvata il 9 maggio scorso, con la quale si accerta in maniera definitiva il quadro economico dell’intervento di riqualificazione della tranvia extraurbana Milano-Limbiate, che ad oggi ammonta alla bella cifra di 182.660.000 euro, che spalmati su una lunghezza complessiva di 11,7 chilometri fanno un impressionante costo di 15 milioni e 611.965 euro al chilometro. La copertura di questo costo complessivo dell’opera che è divisa in due lotti, il primo per la tratta dal deposito di Varedo a Comasina e il secondo da Limbiate-Mombello al deposito di Varedo è garantita da più enti. Nello specifico, alla copertura della spesa concorrono il Comune di Milano per 14.786.727 euro, Regione Lombardia per 20.852.765 euro, lo Stato per 137.275.000 euro circa, tra cui gli 88 milioni stanziati in extremis il 23 dicembre dello scorso anno per coprire la revoca dei precedenti non utilizzati e l’aumento dei prezzi, e poi i comuni della tratta: Cormano (2 milioni 946mila euro), Paderno Dugnano (3 milioni 528mila euro), Senago (1 milione 108mila euro), Limbiate (1 milione 872mila euro) e Varedo (289mila euro). A questo punto, ricomposto il quadro economico e recuperati anche i soldi mancanti, attraverso lo stanziamento straordinario del ministero delle Infrastrutture all’antivigilia di Natale, non ci sarebbero più motivi per ritardare la gara d’appalto e per assegnare finalmente i lavori, anzi. C’è un vero obbligo, con un "termine giuridicamente vincolante" fissato proprio al prossimo 31 dicembre 2024. Quando saranno trascorsi ormai più di due anni dall’ultima corsa del tram della Comasina, quello che trasportava ogni giorno più di 6000 pendolari garantendo viaggi sempre in orario e con mezzi sostenibili e che dal 1° ottobre 2022 sono invece costretti ad utilizzare la linea alternativa su gomma che sconta ovviamente tutti i problemi della strada Comasina, sempre intasata negli orari di punta, con aumento dei tempi di percorrenza e dell’inquinamento atmosferico. Oggi i vecchi binari del tram sono in stato di abbandono, con la presenza spesso di vegetazione incontrollata, rifiuti o, addirittura, utilizzati pericolosamente come aree di sosta per i veicoli. Della riqualificazione della linea Limbiate-Milano con l’adeguamento agli standard di di sicurezza, si iniziò a parlare addirittura nel 2010: i primi finanziamenti già stanziati, furono dirottati all’ultimo su Expo 2015 per l’incapacità di far partire il progetto. Quindi l’iter ripartì da zero nel 2016, poi venne il Covid e l’aumento spropositato dei prezzi delle opere pubbliche. Nel frattempo, la funzionalità della linea venne sospesa temporaneamente due volte, nel 2012 e nel 2017, fino alla chiusura definitiva il 30 settembre 2022.