La rabbia ambientalista: "Devono andarsene"

Il Comitato: "Come al solito ci saranno pochi vantaggi per i cittadini comuni"

La rabbia ambientalista: "Devono andarsene"

La rabbia ambientalista: "Devono andarsene"

Grido di allarme dal Comitato per il parco Antonio Cederna - Comitato “La Villa reale è anche mia“: no a nuovo cemento in autodromo e al rinnovo della concessione al Golf club Milano. Sostengono la protesta 13 comitati di quartiere che lo scorso 18 dicembre avevano sottoscritto un documento presentato al Comune e al Consorzio e ribadito ora.

I cittadini si dicono allarmati dai grandi movimenti di terra, cemento, asfalto e tagli di alberi per la ristrutturazione dell’autodromo e la proroga della concessione dei quasi 95 ettari in fruizione esclusiva al Golf Club Milano. "Con riferimento ai lavori in autodromo - spiega Bianca Montrasio, presidente del Comitato per il Parco - non è dato di sapere quasi nulla sui lavori in corso, un primo lotto di un intervento ancor più massiccio e impattante, che ne prevede un secondo di copertura del paddock con l’innalzamento di un piano sopra i box, e un terzo destinato al rifacimento delle tribune. Una colata di asfalto e cemento senza che si sappia nulla circa le autorizzazioni, la valutazione dell’impatto sull’area protetta, né le indicazioni obbligatorie relative al cantiere". Per quanto riguarda il Golf, il Consiglio di Gestione del Consorzio ha deciso di accettare per la quasi totalità la proposta del gestore Golf Club Milano di un canone annuo di 700mila euro, solo 100mila in più rispetto a prima. La società si impegna a valorizzare la Club House che però è a uso esclusivo degli iscritti al Golf. Il Consiglio di Gestione ha avanzato solo timide richieste fra le quali quella di una maggiore fruizione pubblica che contempli il libero accesso al fontanile della roggia Pelucca. Da tempo il Comitato per il Parco chiede, anche attraverso la raccolta di migliaia di firme, di non rinnovare la concessione al Golf.

Il canone potrebbe essere sostituito ad esempio impegnando il Ministero alla destinazione di un finanziamento stabile al bilancio di Villa e Parco, almeno pari a quello già concesso agli autodromi di Monza e di Imola. La fine della concessione avrebbe potuto essere l’occasione preziosa e unica per restituire l’area del golf alla libera fruizione pubblica. I comitati chiedono di concedere al concessionario attuale massimo di 2-3 anni non prorogabili, per la definitiva dismissione".

Cristina Bertolini