Adolescenti sempre più fragili

Il numero di diagnosi di personalità borderline in 4 anni è passato da 570 a 842. Ne soffre il 3% dei ragazzi

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di Cristina Bertolini

Il 3% degli adolescenti soffre di disturbo borderline della personalità: è circa l’1,5-2% della popolazione totale, con un rapporto maschi-femmine di 1 a 3.

Si tratta di un disturbo psichiatrico che induce a sentirsi abbandonati, ad avere una percezione amplificata delle proprie emozioni, con umore altalenante che passa dal vuoto totale alla rabbia intensa, con crisi improvvise. In Brianza il numero di diagnosi di personalità borderline dal 2016 al 2020 è passato da 570 casi nel 2016 a 842 nel 2020. Ne ha parlato la dottoressa Paola Passoni, direttrice dell’Unità operativa complessa Fragilità e cronicità di Ats Brianza, intervenuta ieri alla Villa Reale al workshop dedicato all’emergenza giovanile tra fragilità e desiderio, organizzato dal programma interregionale ItaliaSvizzera che comprende i due progetti Young inclusion e Wow, Women at work. I dati sono sottostimati, perché solo una parte delle persone che ne soffre si rivolge ai servizi. Un adolescente su 10 che accede ai servizi è borderline; la diagnosi si può fare dagli 11 anni; 3 adolescenti su 4 che hanno comportamenti suicidari sono borderline. Le azioni intraprese nel corso delle attività hanno messo a fuoco la fragilità giovanile, proponendo percorsi comunitari di inclusione e recupero, per donne e giovani con disturbo borderline di personalità. Infatti donne e giovani (oltre agli anziani), sono state, fra l’altro le due categorie che più hanno sofferto l’isolamento dovuto alla pandemia e hanno avuto più difficoltà a reinserirsi socialmentee a ricollocarsi al lavoro. Per questo, come ha fatto osservare il presidente della Provincia Luca Santambrogio, in quel periodo i casi di depressione segnalati ai servizi sono cresciuti del 26% e del 28% le persone sofferenti di stati d’ansia. Come ha spiegato la dottoressa Letizia Caccavale, presidente del Consiglio pari opportunità di Regione Lombardia, in quel periodo non ci si è visti, non ci si è sposati e non si sono concepiti bambini.

Regione Lombardia con la legge 42022 ha stanziato 10 milioni di euro in 3 anni per interventi a favore dei giovani.