Omicidio sul set: proiettili veri nella pistola di Alec Baldwin. Ecco com'è andata

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Alec Baldwin

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Nella pistola con cui l'attore Alec Baldwin ha ucciso la direttrice della fotografia e ferito gravemente il regista del film western "Rust" c'erano proiettili veri. Lo riportano i media Usa sulla base di documenti della polizia. La pistola era stata consegnata all'attore da un assistente che gli aveva detto che era sicura da usare. Sia l'assistente sia l'attore non sapevano che le munizioni erano vere. Intanto anche la Rust Movie Productions, la societa' di produzione del film, ha avviato un'indagine interna dopo la morte della direttrice della fotografia. 

Le dichiarazioni dell'assistente

Secondo un primo affidavit basato sulla ricostruzione dello sceriffo della contea di Santa Fe l'assistente di regia che aveva fornito la pistola a Baldwin gliela aveva passata definendola una "arma fredda", ovvero senza proiettili. La dichiarazione, di cinque pagine, lascia molte questioni aperte ma chiarisce che non solo Baldwin ma anche l'assistente pensavano che si trattasse di una pistola scarica. Nell'indagine entra anche uno specialista di armi che era presente sul set e avrebbe assistito alla tragedia e che avrebbe esaminato l'arma subito dopo il colpo.

Il precedente che inquieta

L'arma utilizzata da Baldwin sul set a Santa Fe, a quanto pare, aveva già sparato per sbaglio in passato. Lo hanno riferito fonti ben informate al Los Angeles Times. Secondo le fonti, i protocolli di sicurezza standard sulle armi da fuoco nell'industria cinematografica non sono stati seguiti col necessario rigore. Sabato scorso il sostituto di Alec Baldwin, aggiungono le fonti, aveva sparato due colpi con la stessa pistola che, anche in quel caso, era stata segnalata come "fredda", ovvero priva di munizioni. "Ci sarebbe dovuta essere un'indagine", ha dichiarato alla testata Usa un membro della troupe, "non c'erano riunioni sulla sicurezza. Non c'era alcuna garanzia che non sarebbe successo di nuovo. Tutto quello che volevano era fare in fretta, in fretta, in fretta".

La ricostruzione del dramma

Intanto filtra una ricostruzione più precisa dell'accaduto, riportata dal Los Angeles Times. Baldwin, a quanto riferisce il quotidiano, si stava preparando a girare la scena in cui estrae una pistola da una fondina. I membri della troupe avevano già gridato "cold gun" sul set, mentre il team di registi stava allineando le angolazioni della telecamera e doveva ancora ritirarsi nell'area sul set dove la troupe si riunisce per guardare le riprese da lontano tramite un monitor.  Invece, l'operatore della fotocamera era su un carrello con un monitor e stava controllando le inquadrature. Anche Hutchins stava guardando il monitor appoggiata sulla spalla dell'operatore, così come il regista del film, Joel Souza, che era accovacciato proprio dietro di lei. 

Baldwin ha estratto la pistola dalla fondina e ha sparato una volta senza incidenti, ma quando ha ripetuto l'azione, è partito il colpo proprio in direzione della Hutchins, del regista e dell'operatore. Secondo il racconto, il proiettile dopo avere sfiorato l'operatore, ha colpito la Hutchins e poi Souza. 

La persona incaricata di sorvegliare le armi di scena è Hannah Gutierrez Reed, ventiquattrenne figlia del veterano armaiolo Thell Reed, e ha recentemente finito di girare il suo primo film come armaiolo, 'The Old Way', un western con Nicolas Cage.