Missili russi colpiscono la Polonia. Cosa può succedere ora: articolo 5 del trattato Nato

Il mondo è sull'orlo di un conflitto mondiale? Cos'è il vincolo di difesa e chi deve prendere la decisione di interventi

Il mondo è vicino a una nuova guerra mondiale? E' una domanda che, in questi quasi nove mesi di conflitto, seguiti all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, osservatori ed esperti se lo sono chiesti più volte. Oggi, con la caduta di due missili russi sul territorio polacco, vicino al confine ucraino, la questione è ancora più presente sul tavolo. In molti, in questi convulsi momenti seguiti alla notizia - i missili avrebbero provocato la morte di due persone - hanno citato l'articolo 5 del trattato Nato, quello che vincola gli stati membri dell'alleanza alla difesa collettiva in caso di attacco rivolto contro uno dei Paesi che fanno parte dell'intesa. Un articolo che nel marzo scorso il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva definito sacro, durante una sua visita proprio in Polonia.

Cosa prevede l'articolo 5 del trattato Nato

Dopo il lancio di missili russi in territorio polacco, l'alleanza di difesa occidentale esaminerà l'opportunità di una risposta come prevede l'articolo 5 del Trattato Nord Atlantico siglato nel 1949. La reazione all'attacco non è automatica, anche se ne viene legittimata. L'articolo recita infatti che "le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale". Quella della risposta armata è, in altre parole, una fra le opzioni previste.

Chi deve prendere la decisione

A chi spetta valutare la risposta della Nato? Al Consiglio di Sicurezza dei Paesi membri: "Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso", prosegue l'articolo 5, "saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avra' preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali". La Polonia è membro Nato dal 1999.