Amazzonia, il Covid uccide l'ultimo maschio di una tribù indigena

L'anizano Aruka era l'ultimo degli Juma. Le sue tre figlie sono le ultime sopravvissute del gruppo

Assistenza di pazienti Covid in Amazzonia (Ansa)

Assistenza di pazienti Covid in Amazzonia (Ansa)

Il Covid-19 ha ucciso l'ultimo maschio della tribù indigena brasiliana dei Juma. L'anziano Aruka, morto la scorsa settimana in un ospedale dell' Amazzonia, lascia tre figlie che ora sono le uniche sopravvissute di un gruppo che solo tre secoli fa era composto da migliaia di membri.

Aruka Juma aveva tra gli 86 e i 90 anni quando è morto per complicazioni causate dal coronavirus in un'unità di terapia intensiva di un ospedale di Porto Velho, città situata nell'alto bacino del Rio delle Amazzoni, a due ore di barca dal suo villaggio. La sua morte è stata una tragedia per i suoi parenti più prossimi. Ma Aruka era anche l'ultimo maschio del popolo Juma, emblema vivente della saggezza ancestrale e un sopravvissuto a un tentativo di eliminare la sua specie.

La sorte dei Juma torna a sottolineare i timori dell'impatto sproporzionato che il coronavirus sta avendo sulle comunità indigene vulnerabili dell' Amazzonia brasiliana, alimentati anche dalla morte di dieci bambini yanomami per il Covid-19 a gennaio.