Allarme neonazisti nell'esercito tedesco, quasi 500 casi nel 2020

Il presidente Stenmeyer: "Denunciate i colleghi estremisti, non è un tradimento, non è una diffamazione, ma esattamente il contrario".

Un corteo di neonazisti a Dresda, in Germania: l'allarme è sempre alto

Un corteo di neonazisti a Dresda, in Germania: l'allarme è sempre alto

Berlino, 23 febbraio 2021 - Allarme neonazismo nelle forze armate tedesche. Nel 2020 sono stati registrati 477 casi di sospetto estremismo di destra in seno alla Bundeswehr, l’esercito tedesco, un numero in aumento rispetto ai 363 del 2019. Lo ha reso noto oggi l’ombudsman militare Eva Hoegl, citando i dati del servizio di controspionaggio militare (Mad). L’aumento dei casi, ha sottolineato, dimostra la necessità di maggiore impegno contro l’estremismo di destra nelle forze armate. “Servono - ha detto - più istruzione, sanzioni e prevenzione, in modo coerente, costante e rapido. E’ un compito permanente per l’intera società e la Bundeswehr”.

Fra i casi rilevati vi sono 31 sospetti aderenti ai “cittadini del Reich“ (Reichburger), gruppo neonazista che non riconosce l’autorità dello stato federale. L’anno scorso erano 16. In calo invece i sospetti estremisti islamici: 48 invece dei 77 del 2019. Hoegl ha chiesto anche un’indagine più ampia, approfondita e trasparente sui casi di estrema destra in seno all’unità di elite del Comando forze speciali (Fsk). La questione è da tempo al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e una riforma interna è stata avviata. Una compagnia dell’Fsk è stata completamente smantellata per sospetto estremismo di destra.

Ma il comandante Markus Kreitmayr, cui era affidata la riforma, è ora accusato di aver offerto una sorta di ‘amnistia’ informale ai soldati che avessere restituito le armi sottratte e portate a casa. Non è chiaro se Kreitmayr avesse informato il ministero della Difesa di questa sua iniziativa, oggi duramente stigmatizzata da Hoegl. Un mese fa un militare della Fsk è stato rinviato a processo dopo la scoperta che aveva sepolto un ampio arsenale nel giardino di casa a Collm, in Germania orientale.

Già nello scorso novembre era esploso l’allarme sull’esercito tedesco, infiltrato da neo-nazi. Un’inchiesta interna aveva rivelato la scomparsa dai magazzini militari di 60mila proiettili e almeno 62 chilogrammi di esplosivo, con il sospetto che l’arsenale fosse finito a gruppi di estrema destra. Pochi giorni dopo era diventato di dominio pubblico il caso della chat di neonazisti gestita da 3 soldati. Trova duqnue sempre più conferme la tesi dell’infiltrazione della destra radicale nel Comando forze speciali dell’esercito tedesco scandalo, il Ksk. Tanto che il presidente Frank-Walter Steinmeier si è rivolto ai soldati chiedendo di denunciare i commilitoni legati ai gruppi neonazisti.L'esercito tedesco è infiltrato da neo-nazi. Il presidente tedesco ai soldati: "Denunciate i colleghi estremisti, non è un tradimento, non è una diffamazione, ma esattamente il contrario". Come sottolineato da Steinmeier, "l'onore della Bundeswehr (l'esercito tedesco, ndr) si basa su tradizioni liberaldemocratiche"..