Terremoto in Afghanistan, migliaia di morti e feriti: appello al sostegno internazionale

Crisi umanitaria ed economica, iinteri villaggi completamente rasi al suolo

Un appello al sostegno internazionale è stato lanciato dal governo dei talebani in Afghanistan, mentre il Paese affronta le conseguenze di un devastante terremoto di magnitudo 6,1. Il sisma ha ucciso più di mille persone ferendone almeno 1.500.

Si tratta però di un bilancio destinato a crescere, in quanto un numero sconosciuto di persone è sepolto tra le macerie delle abitazioni crollate, spesso costruite con il fango. L' Afghanistan è nel mezzo di una crisi umanitaria ed economica e Abdul Qahar Balkhi, un alto funzionario talebano, ha affermato che il governo è «finanziariamente incapace di assistere la popolazione nella misura necessaria". La provincia sud-orientale di Paktika è stata quella più colpita e le Nazioni Unite si stanno affrettando a fornire alloggi di emergenza e aiuti alimentari ma le operazioni di soccorso sono ostacolate da forti piogge e dalla mancanza di risorse.

Nel frattempo si accavallano le testimonianze di interi villaggi completamente rasi al suolo in prossimità dell'epicentro. Molte strade presentano profonde fratture, che le rendono impraticabili ai mezzi a motore. Inoltre, la rete telefonica è per lo più completamente interrotta. Si tratta del terremoto più grave che abbia colpito l' Afghanistan da vent'anni a questa parte, il cui epicentro è stato registrato a circa 44 km dalla città di Khost e le cui scosse sono state avvertite fino al Pakistan e all'India.