Milan, la Champions finisce a Newcastle. I rossoneri puntano all'Europa League tra amarezza e rilancio

Leao: “Il club non ha mai vinto questo trofeo, ci proveremo a conquistarlo noi, abbiamo questa responsabilità”

Rafael Leao

Rafael Leao

Milano, 14 dicembre 2023 – Tra il rimpianto e il possibile rilancio in Europa League, il day after del Milan viaggia su stati d’animo contrapposti: l’eliminazione dalla Champions League arrivata dopo il pareggio tra Borussia e PSG ha vanificato il successo al St. James’s Park contro il Newcastle consegnando ai rossoneri la consolazione di poter partecipare alla manifestazione “meno nobile” europea mai vinta dal club di via Aldo Rossi, nemmeno quando si chiamava Coppa Uefa.

Proveremo a vincerla, il Milan non l'ha mai vinta e abbiamo questa responsabilità. Vogliamo ringraziare anche i nostri tifosi perché ci hanno aiutato. Abbiamo un po' di rimpianti ma felici perché continuiamo in Europa League: sono mancate le partite non vinte quando avevamo giocato meglio tecnicamente, stavolta abbiamo vinto per la fame. Bisogna mettere entrambe le cose nelle partite. Ma sono orgoglioso della mia squadra” le parole di Rafa Leao al termine del match.

Oggi la squadra atterra a Malpensa alle 13.45 e Pioli ha concesso a tutti un giorno di riposo prima di tornare a Milanello per preparare la sfida al Monza di domenica alle 12.30: “Il campionato è lungo, dobbiamo guardarci e andare step by step. Ora con il Monza sarà difficile” la chiosa del portoghese.

Bicchiere mezzo pieno

Nulla da fare, quindi, per il Milan che ha da rimpiangere senza dubbio i due 0-0 racimolati nelle prime due partite del girone contro Newcastle e Borussia Dortmund. In particolare, la delusione più grande è la sfida a San Siro contro gli inglesi, nella quale i rossoneri hanno avuto tantissime occasioni da gol, ma non hanno saputo concretizzarne nemmeno una: “Il rammarico rimane la prima partita col Newcastle, dovevamo vincerla e ci dispiace uscire così” la sentenza di Pioli.

“L’Europa League è una competizione importante, il Milan non l’ha mai vinta. È una serata dolceamara. Dolce perché il Milan non vinceva in Inghilterra dal 2005, abbiamo lottato e ci abbiamo creduto. Soddisfazione per la vittoria sicuramente ma un po’ di rammarico e un po’ di delusione per essere usciti dalla Champions c’è. Noi adesso dobbiamo cercare di fare bene in campionato consolidando il terzo posto ma con la voglia, l’ambizione e la speranza di fare di più. Poi è chiaro che l’obiettivo minimo stagionale per il Milan è di arrivare tra le prime quattro. Non abbiamo ancora trovato in campionato quella continuità necessaria per avere più punti ed essere più avanti in classifica. Manca ancora tanto alla fine della stagione, non si possono fare i bilanci. Adesso concentriamoci sul campionato perché abbiamo partite importanti e dobbiamo ritrovare la vittoria. L’obiettivo minimo è arrivare tra le prime quattro, è troppo importante per il club e per i tifosi. Io sono convinto delle potenzialità di questa squadra. Mi dispiace di non essere riuscito a portare al massimo questo potenziale, adesso dobbiamo lavorare su questo: credo che questa sia una squadra forte e che possa fare meglio di quanto fatto fino a stasera” le parole del tecnico emiliano.

Lo stesso pensiero è stato condiviso da Alessandro Florenzi: “È ovvio che siamo passati in Europa League che è uno scalino che può rivelarsi inferiore ma metterei la firma oggi per arrivare in finale. Penso che oggi oltre a quella che può essere la classifica e i rimpianti dobbiamo pensare alla partita fatta, durata novanta minuti dove non abbiamo mai mollato, dove ci abbiamo sempre creduto e abbiamo avuto tante occasioni per poi fare il 3-1 che non è arrivato. Abbiamo difeso da squadra, abbiamo attaccato da squadra, abbiamo fatto una partita molto molto bella per quanto mi riguarda. Penso che dobbiamo guardare partita dopo partita, aspettare alcuni rientri, ma già da stasera abbiamo avuto tanti cambi forti che ci sono mancati. Chi è entrato ha dato tanto”. E proprio dai subentrati Pioli ha trovato le risposte più positive per guardare con rinnovato entusiasmo al prossimo futuro: da Chukwueze a Okafor, passando per Jovic, le scelte dalla panchina hanno premiato incidendo sulla vittoria in rimonta contro gli inglesi.  

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