Milan, l'amarezza di Gattuso: "Perdere così fa venire mal di pancia"

"Giusto il rosso a Kessie ma la Var va usata meglio"

Gattuso

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Milano, 17 gennaio 2019 - «Questi ragazzi sono vivi, abbiamo pregi e difetti ma abbiamo messo in campo carattere». Ha analizzato con parole d’orgoglio il ko in Supercoppa contro la Juventus Gennaro Gattuso. AlMilan non è bastato il coraggio, ma della paura temuta dall’allenatore alla vigilia del match, non si è vista nemmeno l’ombra. I rossoneri, al King Abdullah Stadium, se la sono giocata a viso aperto e si sono costruiti diverse occasioni per sbloccare il risultato. «C’è rammarico e c’è amarezza» ha continuato il tecnico milanista, che si riferiva sì a Cutrone, con la traversa colpita in avvio di secondo tempo, ma anche agli episodi che in qualche modo hanno inciso sull’esito della gara: «L’espulsione di Kessié ci sta, però se abbiamo la tecnologia, usiamola! A loro hanno consentito di finire due azioni, a noi sull’occasione di Cutrone hanno subito alzato la bandierina. La Juve è uno squadrone e io queste cose non le capisco. Abbiamo provato a scalare una montagna e gli episodi li giudicate voi. Noi abbiamo dato tutto, anche qualcosa in più, e ora andiamo avanti».

Se per il Milan non hanno inciso carattere e motivazioni, ai bianconeri è invece bastato il gol di Ronaldo, l’ottavo nelle sue ultime sette finali giocate tra Real e Juve. La Supercoppa l’ha decisa il guizzo di testa del portoghese, imbeccato da una palla perfetta di Pjanic. Nel primo trofeo stagionale che la Juve sistema in bacheca, la firma l’ha messa il giocatore più atteso e acclamato. Puntuale l’elogio di CR7, è arrivato da Massimiliano Allegri al termine del match: «È decisivo, l’abbiamo preso per quello. È il migliore». «È stata una partita divertente con diverse occasioni. I ragazzi hanno affrontato la sfida nel migliore dei modi. È stato un buon Milan, che ci ha messo in difficoltà. Noi in undici potevamo fare meglio per chiuderla».

E se da una parte c’è chi trasforma in oro ogni pallone che tocca, dall’altra c’è chi non sembra più ritrovarsi. Gonzalo Higuain non solo nelle ultime settimane è al centro di pesanti voci di mercato commentate così da Gattuso: «Non so se sia stata la sua ultima partita, ma mi brucia lo stomaco e non dico cos’altro mi brucia. Vedremo cosa accadrà domani». I rossoneri rientreranno oggi a Milano e Gattuso dovrà fare i conti non solo con la sconfitta, ma anche con alcune assenze in vista del prossimo turno di campionato contro il Genoa: «Abbiamo perso tre giocatori per lunedì, due diffidati (Romagnoli e Calabria, ndr) e Kessiè. Vedremo. C’è tanto da fare, ma ora mi lecco le ferite e guardo avanti» 

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