Spalletti e il fantasma di Conte: "Tutto dipenderà dalla Champions"

Oggi i nerazzurri contro il Frosinone. Il tecnico ammette l'incontro con il club. Icardi favorito nel ballottaggio con Lautaro

Mauro Icardi

Mauro Icardi

Milano, 14 aprile 2019 - Contro il Frosinone l’Inter ha un’occasione che non può sprecare: centrare tre punti fondamentali nel cammino verso la Champions, per evitare che i risultati dei prossimi impegni - con Roma e Juve - non diventino determinanti e aprano scenari già vissuti nella stagione passata. «Il mio futuro? La cosa fondamentale è non avere rimorsi – ha tuonato Spalletti in conferenza stampa alla vigilia – Ho incontrato il club e abbiamo deciso che la programmazione della prossima stagione dipenderà dai risultati». La trasferta contro i gialloblù in cerca di punti salvezza e rinvigoriti da due vittorie nelle ultime tre gare di campionato, assume un significato importante anche per le scelte di formazione: sia in chiave offensiva, con il dilemma Lautaro-Icardi a tenere banco, sia per le valutazioni sugli altri titolari, che passano per forza dai cartellini (sei i diffidati). 

Sulle decisioni in attacco, il tecnico nerazzurro ha da una parte Mauro Icardi, tornato in campo (e in gol) nella trasferta col Genoa e reduce da novanta minuti con l’Atalanta; dall’altra Lautaro Martinez che, recuperato dall’infortunio, scalpita ai box. Solo criteri tecnici però guideranno le valutazioni di Spalletti: «I motivi alla base delle mie scelte saranno gli stessi che userò in tutte le situazioni». Numero nove, da dieci gol in trasferta in questa Serie A, o numero dieci, eroe del derby e nuovo idolo dei tifosi? Nonostante il Toro sia in condizione di indossare la maglia da titolare («Sta bene, può giocare dal 1’») la sensazione è che per una questione fisica e forse anche per evitare eventuali dietrologie, sarà l’ex capitano a occupare il ruolo di prima punta nel 4-2-3-1 iniziale. 

Attaccanti diversi, ma con qualità da grandi, che permettono all’allenatore interista di stare in ogni caso tranquillo: «Quando si è top player si trova la soluzione a tutto. A me sembrano simili: Mauro è più bravo ad attaccare la porta, Lautaro a giocare la palla quando ce l’ha addosso, ma per trovare le differenze bisogna cercare il pelo nell’uovo». Anche sul resto della formazione, seppure i tanti diffidati (Gagliardini, Brozovic, Skriniar, D’Ambrosio, Politano e Lautaro), non si preannunciano grandi sconvolgimenti: «Che qualcuno di questi giocatori venga ammonito da qui alla fine è possibile. Avremo gare difficili per cui si tratterà sempre di un’assenza importante». I dubbi insomma non mancano: da Asamoah-Dalbert a D’Ambrosio-Soares passando per Skriniar-Miranda; ma la Champions è la priorità e per raggiungerla Spalletti sceglierà «sempre per il risultato».

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