Inter, Icardi rischia di restare da separato in casa

Improbabili le ipotesi Napoli e Roma

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Milano, 1 agosto 2019 - È l'ombra che nessuno vede, ma con cui bisogna confrontarsi. Non parla da mesi, ha espresso il proprio pensiero solo via social (due volte in sette mesi), non ha potuto decidere se essere parte o no del nuovo progetto di Antonio Conte, perché per lui hanno deciso l’allenatore e la società. Eppure Mauro Icardi rischia oggi di essere un ago della bilancia di un mercato sul quale è stato inserito di prepotenza, unilateralmente, al termine della peggior stagione in carriera a livello di numeri dal 2014 ad oggi e di un terremoto che per mesi lo ha reso tema d’attualità anche oltre i risultati della propria squadra, anche quando l’Inter si stava giocando un traguardo come la qualificazione alla Champions.

Escluso da ogni possibilità di poter avere un’opinione che conta, nel club di cui è stato capitano e leader, si è vendicato senza muoversi. Davanti al lago su cui si affaccia la casa di Como, ha lasciato scorrere giorni, settimane, mesi nell’immobilità, rifiutando avances al primo stadio sia all’estero che in Italia, stroncandole in partenza. Un muro, le cui posizioni hanno oggi influenza non solo sul mercato dell’Inter, ma anche su quello delle pretendenti. Dicesse sì alla Roma, ad esempio, darebbe la possibilità a Dzeko di lasciare la Capitale con un sostituto in eredità. Facesse lo stesso con la Juventus eviterebbe lo scambio Dybala-Lukaku, fruttuoso a dir poco per il bilancio, rischioso sul lato tecnico. Ma i giallorossi senza Champions non lo convincono e per sposare il progetto Juve o Napoli avrebbe bisogno che qualcuno già in rosa gli facesse spazio, Higuain oMilik che siano.

Vista da fuori, Icardi ha bisogno di giocare tanto quanto ne ha l’Inter di venderlo. La storia di una società può avere alti e bassi che non ne fermano l’importanza nel panorama mondiale, mentre il calciatore ha necessità di cogliere ogni stagione di un percorso qualificabile come longevo già quando tocca i 10-15 anni di buona carriera. L’argentino ha perso nuovamente la Nazionale riconquistata dopo un quadriennio, escluso dalla Coppa America. Rischia fortemente di non risalire su quel treno (le ultime dichiarazioni di Messi sulle esternazioni anti-senatori di Icardi sono emblematiche) e almeno fino a gennaio di non giocare una partita. Se così sarà, alla prossima sessione invernale arriverà oltre un anno dopo l’ultimo gol su azione (2 dicembre 2018, Roma-Inter 2-2). Un’eternità, per uno che ha un totale in tripla cifra solo con i nerazzurri.

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