Inter, addio Icardi-day: ora Maurito è un caso

L’argentino si arrabbia e attacca. Prove di alleanza Suning-Alibaba: sarà anche nel calcio?

Mauro Icardi, 25 anni (LaPresse)

Mauro Icardi, 25 anni (LaPresse)

Milano, 16 gennaio 2019 - Si va per le lunghe, almeno per ora. Nessun contatto, nessun faccia a faccia. Icardi e Inter aspettano di incontrarsi, di parlare nel chiuso delle stanze della sede nerazzurra o in qualsiasi altro teatro verrà scelto, per avvicinare quel che le polemiche hanno allontanato: un rinnovo di contratto che entrambe le parti affermano ancora di voler firmare, ma per il quale resta ancora una distanza di fondo. Forse per questo la società sta prendendo tempo. Al di là degli impegni dati da una sessione di mercato aperta che tiene ovviamente sul chi va là sia Beppe Marotta che Piero Ausilio, si vuole arrivare al confronto con la massima preparazione possibile per far capire le intenzioni del club. In tutti i sensi: sia per quel che riguarda il trattenere il giocatore, sia per le modalità comportamentali che verranno richieste e ribadite al calciatore, che anche ieri ha attaccato la stampa via Instagram sostenendo che «non c’è mai stato un Icardi-day».

In effetti nessuno ha mai detto all’argentino o ai membri del suo entourage di presentarsi all’ora e nel tale giorno, è più che altro trapelata la volontà da parte del club di chiudere la questione in breve tempo, massimo entro la fine della settimana in corso. Il che non significa, oggi, arrivare all’immediata stretta di mano. Potrebbe ancora esserci distanza, ma almeno le carte saranno messe sul tavolo e si chiariranno alcuni punti di attrito. Ieri è stata anche la giornata in cui sono rimbalzate voci insistenti sul possibile coinvolgimento di Jack Ma nell’Inter. Ci sarebbe l’uomo più ricco di Cina dietro al fondo di Hong Kong che starebbe per rilevare il 30% del club, quota in mano a Erick Thohir. Da Alibaba arrivano le prime smentite, nel frattempo alla Borsa di Shenzen è stato registrato un contributo da 50 milioni di dollari da parte di Suning per il fondo Yunfeng Capital, che fa capo proprio a Jack Ma. Ovvio che una conferma di tali rumors avrebbe un riverbero di grande rilievo a livello di immagine ed economico, in grado di poter cambiare le prospettive sia per quel che riguarda il mercato che per la crescita del brand e per le sponsorizzazioni che un connubio del genere può attirare. Il tutto a pochi mesi dal termine del periodo di settlement agreement con l’Uefa che tanti problemi di manovra ha creato alla dirigenza nerazzurra.

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