Inter, Spalletti ormai è al capolinea

Cinque nomi per una panchina: Conte, Allegri, Mourinho, Pochettino ed Emery

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 3 aprile 2019 - Conte, Allegri, Mourinho... ma pure Pochettino ed Emery. Si contano sulle dita di una mano i cinque nomi per la futura panchina dell’Inter, e quello di Spalletti non c’è. Se ancora ci fosse bisogno di una conferma, le ultime esternazioni di Lucianone dopo una settimana di impennate, sbandate e retromarce sono la prova che l’avventura dell’uomo di Certaldo con l’Inter è giunta al capolinea. Poco meno di due mesi e poi si volterà pagina, non tanto per quello che l’allenatore ha fatto o non ha fatto in campo (la Champions è l’ultimo obiettivo e può salvare la stagione sportiva), ma per la pessima gestione dello spogliatoio e del... microfono.

Rapporti e parole cominciano a pesare, e con le dichiarazioni di ieri Spalletti ha definitivamente chiarito che non può essere l’allenatore dell’Inter anche per la prossima annata, e probabilmente neppure è in grado di guidare un club con ambizioni di primeggiare a livello italiano ed europeo. Il sospetto fondato è che il tecnico sia andato in confusione e abbia perso la bussola dopo aver capito (a gennaio) che il suo futuro sarebbe stato altrove, ma quel che i dirigenti gli rimproverano oggi è non aver mantenuto l’equilibrio negli interessi della squadra in questo momento di difficoltà. Certe dichiarazioni ai limiti dell’autolesionismo («un’umiliazione per i tifosi, dover trattare con un giocatore per fargli indossare la maglia della sua squadra») hanno fatto il resto, perché nel calderone Spalletti ha trascinato tutti, compresi i suoi dirigenti. Detto che senza Champions non ci sarebbe neppure un dubbio da parte della proprietà sulla tentazione di cambiare molti protagonisti di questa stagione, c’è la convinzione che anche in caso di obiettivo centrato l’attuale allenatore, pur avendo la forza contrattuale dalla sua parte (è legato ai nerazzurri fino al 2021) verrebbe messo da parte.

I sostituti? Antonio Conte è la scelta numero uno, ma è soprattutto l’uomo vincente indicato da Suning. Il problema è che l’ex ct azzurro (che sta chiudendo il contenzioso col Chelsea) ha ricevuto una chiamata anche anche dal ds bianconero Paratici che lo riporterebbe alla Juventus in caso di addio di Allegri. Serve però ricomporre la frattura con Andrea Agnelli, perciò l’Inter spera di approfittarne. Scelta numero 2 è Max Allegri, che però sta pensando di concedersi un anno sabbatico: l’ad Marotta proverà a convincerlo sino all’ultimo anche perché manca un piano C. Vero, il nome di Mourinho piace ai “nostalgici”, ma il suo ingaggio peserebbe non poco sul bilancio per club, come quello di Pochettino col quale tempo fa è stato fatto un sondaggio. Emery invece resta una suggestione, nulla di più. Ma per Spalletti posto all’Inter pare non ci sia più. Anche se le vie del pallone sono infinite...

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