Furia Spalletti, allontanato Joao Mario

Scarso impegno durante l’allenamento: il portoghese invitato a lasciare i campi di Appiano Gentile

Joao Mario

Joao Mario

Milano, 17 maggio 2019 - Due partite alla fine prima di poter tirare definitivamente le somme. L’Inter si avvicina alla trasferta di Napoli con la volontà di chiudere il discorso Champions e la consapevolezza che se da ventun’anni il San Paolo è ostile alla vittoria esterna dei nerazzurri vuol dire che serve un’impresa.

I partenopei non hanno nulla da chiedere, ma è sempre Napoli-Inter. È una partita che i tifosi vogliono vincere, anche per fare uno sgambetto nella corsa all’Europa più splendente a una storica rivale. Per questo Luciano Spalletti chiede ai suoi la giusta concentrazione, la grinta che serve per lo sprint finale. Ieri ha voluto lanciare un segnale durante l’allenamento: ha visto Joao Mario non al massimo delle sue possibilità e lo ha invitato a lasciare i campi di Appiano Gentile per ripresentarsi il giorno successivo. È il segnale della ferrea volontà di non lasciare nulla al caso, nemmeno ora che l’avventura pare al capolinea. Più passano i giorni e più sembra chiaro che conquistare il terzo o quarto posto garantirà sì l’accesso alla Champions ma non la permanenza del tecnico che vorrebbe portarci la squadra per il secondo anno di fila.

In un torneo che ha visto molte avversarie calare pesantemente come rendimento (parlano i punti mancanti rispetto allo scorso anno, Atalanta a parte) dai vertici societari si aspettavano forse di tagliare il traguardo con maggiore anticipo o almeno di vedere un passo in avanti in più sotto determinati aspetti. Al contrario la squadra ha confermato la compattezza acquisita lo scorso anno, ma anche la mancanza di personalità in alcuni frangenti e l’idiosincrasia con il gol. Avrebbe fatto comodo non dover rinunciare per un mese e mezzo a Mauro Icardi o quanto meno ricevere una produzione migliore quando l’argentino (un solo gol in tutto il girone di ritorno) è sceso in campo.

«Quel che è successo con Icardi l’ho vista come una cosa inutile, si poteva aspettare fine anno per fare tutto questo casino», ha commentato ieri Moratti a Radio Sportiva nel giorno del suo compleanno. Il pubblico del Meazza, che Curva a parte aveva sempre sostenuto Icardi di recente, domenica ha fischiato in larga parte al momento dell’uscita dal campo di Maurito. Ha invece raccolto solo elogi Milan Skriniar, che ieri ha annunciato insieme alla società il rinnovo contrattuale fino al 2023. «Un onore giocare con questa maglia - le sue parole a Sky - Possiamo ridurre il gap dalla Juventus ma dobbiamo pedalare». A lui, in futuro, potrebbe essere affidata quella fascia di capitano tolta a Icardi e momentaneamente consegnata a Samire Handanovic.

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